Calcutta
Calcutta o Kolkata è la seconda città dell'India per dimensioni, capitale intellettuale e culturale per gli indiani, luogo di sofferenza e povertà per gli occidentali.
E' una città dai mille contrasti, dove i sontuosi circoli inglesi e i campi da golf convivono con l'estrema povertà delle periferie.
Ex capitale dell'impero britannico, conserva molti edifici in stile coloniale, ormai fatiscenti, che caratterizzano la città accanto alle baraccopoli, in forte contrasto con i sobborghi nuovi e dinamici.
Questo contrasto tra nobiltà e povertà è l'essenza della città che offre al visitatore immagini inaspettate.
Dopo il tentativo inglese del 1686 di riprodurre una piccola Londra indiana, le innuemerevoli contese con le autorità bengalesi portarono a scontri e insurrezioni che segnarono il territorio, fino al risveglio del movimento bengalese alle fine del XIX secolo.Tale reazione vide riemergere la cultura locale e segnò l'inizio della lotta per l'indipendenza.
Con la divisione del Bengala nel 1905 e la successiva riunificazione del 1911, forti migrazioni dal Bengala orentale fecero di Calcutta la città sovraffollata che conosciamo. Un'ulteriore ondata di profughi arrivo a Calcutta in seguito alla guerra tra India e Pakistan
Luogo di interesse è il Victorial Memorial con le sue cupole in marmo bianco, dove nella Kolkata Gallery è possibile ripercorrere tutta la storia coloniale della città.
Al BBD Bagh, vasta piazza con al centro una cisterna, si ammirano numerosi edifici coloniali decadenti, mentre nella Old Chinatown e Barabazar si incontra la realtà più misera, ma al tempo stesso affascinante della città.
Altro segno della presenza inglese è la residenza reale di Marble Palace che, seppur decadente, conserva molti oggetti di epoca vittoriana.