Zanzibar fa tradizionalmente parte della Tanzania ed è composto da un archipelago, con due isole maggiori, Unguja e Pemba, e varie isole minori perlopiù sconosciute al turismo.
Zanzibar divenne parte della Tanzania solo nel 1964 (la parte continentale prima si chiamava Tanganica), dopo essere stata sultanato, protettorato britannico e per breve tempo monarchia costituzionale.
Il suo nome deriva dal persiano, zanj, termine con cui venivano indicati i neri: da sempre crocevia di importanti scambi commerciali tra Africa e Asia, è oggi uno dei principali centri della cultura Swahili, come si può notare dalle architetture tipiche di Stone Town, il quartiere storico della capitale Zanzibar City.
Zanzibar svolse anche un ruolo importante nella tratta degli schiavi e fu tappa fondamentale lungo la via delle spezie, grazie alla sua produzione di noce moscata, cannella, zenzero, pepe e chiodi di garofano. Negli ultimi anni l’arcipelago ha puntato molto sul turismo, grazie alla bellezza delle sue spiagge incontaminate e della sua natura selvaggia.
Il clima di Zanzibar è tipicamente tropicale, con temperature sempre elevate e una stagione delle piogge più abbondante tra marzo e giugno e una minore tra ottobre e gennaio.
L'alta stagione zanzibarina coincide con il nostro periodo invernale.
Zanzibar ad agosto: è consigliato partire?
Molte persone possono approfittare di ferie lunghe solamente ad agosto, ma spesso questo mese non è il migliore per viaggiare in destinazioni lontane dall'Italia. Anche per Zanzibar agosto non è il mese migliore, occorre dunque partire con un po' di spirito di adattamento. Nel mese di agosto le temperature sono gradevoli, durante il giorno fa caldo (24-26 gradi), mentre la sera il clima è fresco, con temperature che scendono al di sotto dei 20 gradi.
Fortunatamente la stagione delle grandi piogge si conclude a giugno, perciò si può tranquillamente fare il bagno al mare ed abbronzarsi, ricordandosi di portare maglioncini e felpe per coprirsi quando il sole tramonta. Tuttavia, qualche temporale sporadico può comunque verificarsi nell'arco della giornata, ma il tempo a Zanzibar cambia abbastanza velocemente, perciò una mattina grigia può trasformarsi rapidamente in un pomeriggio di pieno sole.
Che cosa vedere
Zanzibar si visita soprattutto per le sue spiagge e per il suo mare, azzurro come l’acqua di una piscina, trasparente e ricco di pesci colorati. Zanzibar è ancora un paradiso incontaminato, toccato solo in parte dal turismo di massa. Il modo migliore per conoscere i suoi segreti, la sua cultura, la sua natura più selvaggia, è affidarsi ad un operatore e guide locali.
L’isola principale è Unguja, quella più turistica e dove si trova la capitale, Zanzibar City, il cui quartiere Vecchio, Stone Town, è tutelato dall’Unesco per la bellezza delle architetture. Oltre alla città, si possono visitare anche le piantagioni di spezie con escursioni organizzate da operatori locali.
Chi ama la natura può esplorare anche la foresta di Jozani, che ospita alcune specie endemiche. Le spiagge più belle di Unguja si trovano invece a est e a nord, in particolare nella zona di Ras Nungwi.
L’altra isola più conosciuta dell’arcipelago è Pemba, anche se meno toccata dal turismo rispetto a Unguja. A stupire di Pemba è la vegetazione esuberante,ad esempio della foresta Ngezi, con poche strutture turistiche e molte strade non asfaltate. Pemba, che si colloca a nord di Unguja, è apprezzata per snorkeling e immersioni, grazie alla ricchezza dei suoi fondali marini. Le spiagge di Pemba sono selvagge e poco frequentate.
Le altre isole minori di Zanzibar, tra cui Mafia Island, sono rimaste del tutto incontaminate e sono abitate perlopiù da pescatori.
Quando andare a Zanzibar
Le temperature medie sono abbastanza elevate tutto l’anno e si assestano intorno ai 25 gradi. Da dicembre a febbraio si incontra la stagione secca, con precipitazioni assenti e temperature oltre i 30 gradi, così come anche da giugno a ottobre.
Da marzo a maggio e da novembre a gennaio ci sono invece le due stagioni delle piogge, in cui il caldo da una tregua, ma abbondano i forti temporali.
Zanzibar si può visitare tutto l’anno, ma in generale si consiglia di evitare i mesi di marzo, aprile e maggio che sono i più piovosi.
La natura e la fauna
La fauna di Zanzibar è simile a quella della Tanzania, con alcune differenziazioni dovute alla lontananza dalla costa. Non aspettatevi però di fare safari a Zanzibar: non ci sono grossi animali né predatori.
La specie endemica più rilevante (e in via d’estinzione) è il colobo rosso di Zanzibar, primate africano molto raro, che vive soprattutto nella foresta di Jozani. A Zanzibar vivono anche il leopardo di Zanzibar e la genetta servalina di Zanzibar.
Sull’isola di Pemba si segnala la volpe volante di Pemba. Nelle foreste poi ci sono civette, manguste, scimmie e antilopi. A Zanzibar abbondano le specie di uccelli, farfalle e animali sottomarini.
Di seguito una gallery con i paesaggi spettacolari di Zanzibar:
Ti è venuta improvvisamente voglia di partire, non è vero?
