Richiesta Visto USA: come si ottiene, quando serve, dove richiederlo, costi e durata

21 ottobre 2019

Che dobbiate raggiungere l’America per vacanza, lavoro, studio o altro, vi starete chiedendo come e quando fare richiesta del visto per gli USA. Sono diverse le tipologie disponibili in base alle proprie necessità. Scopriamo di più in merito.

New York by night

La richiesta del visto per gli USA è un argomento che interessa tutte quelle persone che, per diverse ragioni, desiderano raggiungere l’America. Chi vuole trascorrere una semplice vacanza negli Stati Uniti, senza fermarsi per oltre 90 giorni, non è necessario che richieda alcun visto: nel caso in cui la permanenza sia pari o inferiore a questa durata sarà, infatti, necessario il Visa Waiver Program, facendo domanda dell’ESTA, ovvero dell’Electronic System for Travel Authorization. Se il vostro soggiorno, invece, fosse superiore ai 90 giorni, diventerà indispensabile munirsi di visto, di cui ne esistono diverse tipologie in base alle proprie necessità. Scopriamo come si ottiene il visto USA, quando serve, dove richiederlo, costi e durata.

Come si ottiene il visto USA, requisiti, costi e durata

Bandiera americana

Esistono diversi tipi di visto, ognuno dei quali va richiesto in base alla durata e al tipo di viaggio che si dovrà effettuare negli USA. Tra i più comuni, ci sono:

  • Visto d’affari o B1: questo serve nel caso in cui si abbia la necessità di partecipare a meeting di affari o conferenze in America, per un periodo massimo di 6 mesi;
  • Visto turistico o B2: questo visto va richiesto se c’è in programma un soggiorno superiore ai 90 giorni per un massimo di 6 mesi, come turista o per cure mediche;
  • Visto per transito o C1: serve per attraversare gli USA per raggiungere un altro Paese;
  • Visto per membri di equipaggio o D: questo visto occorre a chi è membro di un equipaggio aereo o navale;
  • Visto per commercio o investimento oE: utile per intraprendere un’attività commerciale o di investimento;
  • Visto per studenti, F o M: se siete studenti e avete intenzione di frequentare un corso di studi, dovrete chiedere questo tipo di visto, oltre a essere accettati dalla scuola o dall’università in cui volete seguire il corso ed essere, di conseguenza, iscritti allo Students and Excange Visitor Information Sistem (SEVIS);
  • Visto per giornalisti o I: è un visto per chi svolge attività giornalistica o di supporto dei media;
  • Visto per scambi culturali o J: lo deve richiedere chi deve prendere parte a un programma di scambio culturale;
  • Visto per lavoratori temporanei o H, L, O, P, Q, R: questi servono per lavorare per un periodo di tempo limitato;
  • Visto per diplomatici, funzionari o militari o A, G, NATO: questo serve per chi deve assumere incarichi diplomatico-ufficiali di tipo governativo o militare.

Come si ottiene il visto? La maggior parte dei richiedenti di un visto devono presentarsi per un colloquio presso un Consolato Americano. I documenti che occorrono sono:

  • 2 foto formato passaporto;
  • Moduli compilati;
  • 1 passaporto valido che non scada prima di 6 mesi;
  • Dimostrazione di avere abbastanza soldi per la propria permanenza;
  • Stipulazione di un’assicurazione medica;
  • Dimostrazione dello scopo della visita, tramite prenotazione di biglietto di ritorno o di hotel;
  • Lettera di garanzia dell’Istituto scolastico, in caso di visto di studio;
  • Lettera del potenziale datore di lavoro, in caso di visto di lavoro.

I costi dei visti per gli USA hanno un costo minimo di 160 dollari per un massimo di 265 dollari. La durata del visto varia in base al caso specifico: vale, comunque, fino alla data di scadenza riportata.

Visto lavorativo per gli USA

Scrivania con laptop, smartphone e altri oggetti di lavoro

Le categorie di visto per lavoro si dividono in:

  • Visto per membri di equipaggio o D: questo tipo di visto occorre a chi lavora a bordo di navi o per compagnie aeree internazionali;
  • Visto per rappresentanti dell’informazione mediatica o I: per ottenere questo visto, occorrerà dimostrare di essere rappresentanti di media esteri - come televisione, radio o testate giornalistiche – che si recano negli USA per svolgere la propria professione;
  • Visto per commercio e investimento, E1 o E2: il visto E1 è per chi deve svolgere degli affari legati al commercio internazionale in proprio, mentre l’E2 per chi deve investire in un’azienda americana. Questo visto si rivolge ai cittadini del Paesi con cui gli Stati Uniti hanno dei rapporti commerciali;
  • Visto per lavoratore religioso o R: questo visto è per chi si reca negli USA per svolgere compiti religiosi, temporaneamente;
  • Visto per lavori temporanei o tirocinanti, H, L, O, P o Q: per ottenere questo tipo di visto, occorre che il datore di lavoro compili un modulo (I-129) che dovrà essere visionato dall’Ufficio di Cittadinanza e Servizi di Immigrazione USA (USCIS).

Il visto D spesso è associato al C1, che è rivolto a chi deve transitare tra due Paesi passando per gli Stati Uniti: nel caso dei membri dell’equipaggio che necessitano di raggiungere, ad esempio, la nave o l’aereo sul quale si imbarcheranno, la sezione consolare prevede l’emissione di un visto congiunto C1/D. Ecco alcuni casi in cui il personale potrebbe necessitare di questa tipologia di visto:

  • Piloti o assistenti di volo su aerei di linea;
  • Comandanti, ingegneri o marinai su una nave;
  • Bagnini, cuochi, camerieri o altro personale di servizio su navi da crociera.

I visti E1 ed E2 sono per quei cittadini di Paesi con cui gli Stati Uniti mantengono un trattato di commercio e navigazione e che devono recarsi negli Stati Uniti per i seguenti motivi:

  • Per esercitare un commercio importante tra gli USA e il Paese del trattato;
  • Per sviluppare o dirigere le operazioni di un’impresa in cui chi fa richiesta ha investito o è in procinto di farlo.

Questi tipi di visti nascono per agevolare l’interazione economica tra gli Stati Uniti e gli altri Paesi, non come strumenti per i cittadini stranieri per stabilirsi negli USA o andare in pensione.

I visti per commercio/investitori possono essere rinnovati o prorogati, ma soltanto se il lavoro svolto continua a soddisfare i requisiti richiesti. I coniugi e i figli non sposati – al di sotto dei 21 anni di età - dei titolari o dei dipendenti possono ottenere i visti E per accompagnare i propri familiari, ma i figli potranno solo frequentare la scuola e non lavorare: naturalmente, dovranno essere mostrate le copie autenticate di certificati di matrimonio, di nascita e di tutta la documentazione necessaria per stabilire il rapporto tra il richiedente e la sua famiglia.

I visti di categoria I per giornalisti e addetti ai media sono concepiti per chi desidera entrare negli USA come addetto stampa, radio o altro. Anche in questo caso, coniuge e figli – purché non siano sposati e fino a 21 anni di età - possono richiedere il visto per poter raggiungere o accompagnare il richiedente principale, il quale dovrà dimostrare di poter mantenere la propria famiglia negli USA.

I visti di categoria H, L, O, P, Q, R sono indicati per lavoratori temporanei. Vediamone alcuni:

  • Visto H1B: adatto a personale altamente specializzato, ad esempio chi lavora a progetti di ricerca e di sviluppo governativi o a progetti di cooperazione gestiti dal Dipartimento della Difesa USA;
  • Visto H2A: per lavoratori agricoli di natura stagionale o temporanea;
  • Visto H2B: per lavoratori non agricoli con contratto temporaneo o stagionale;
  • Visto H3: per chi si reca negli USA per un tirocinio non medico o accademico;
  • Visto L: per personale trasferito all’interno di una stessa compagnia con sede negli Stati Uniti e con compiti altamente specializzati;
  • Visto O: per chi vanta una straordinaria abilità in scienze, arti, istruzione, affari, cinema, TV e simili, purché siano riconosciuti a livello nazionale o internazionale;
  • Visto P: per atleti, squadre sportive e simili riconosciuti in campo internazionale;
  • Visto Q1: per chi partecipa a programmi di scambio culturale internazionale per la condivisione di storia, cultura e tradizioni del Paese da cui provengono;
  • Visto R1: questa categoria è per chi intende lavorare con funzioni religiose, temporaneamente.

Esistono dei limiti di numero annuali in base alle diverse categorie. Per ulteriori informazioni, è possibile visitare le pagine Working in the U.S. e Temporary (Nonimmigrant) Workers del sito dell’USCIS.

Coniugi e figli – come già spiegato – possono richiedere il visto della stessa categoria, tranne per i visti Q1.

Visto turistico per gli USA

Turista all'aeroporto

I visti B1 e B2 possono essere richiesti da:

  • I cittadini che non hanno il diritto a viaggiare tramite il programma di viaggio senza visto (il Visa Waiver Program o ESTA);
  • Le persone che, pur avendo diritto all’ESTA, vogliono restare negli USA oltre 90 giorni consecutivi per motivi di turismo o di affari;
  • Chi si è visto rifiutare la richiesta di visto di altro tipo;
  • Chi è stato respinto all’ingresso degli USA.

Per ottenere un visto turistico, occorre che:

  • Lo scopo del viaggio sia di tipo turistico o per affari;
  • Si desideri restare negli USA per un periodo di tempo limitato;
  • La propria residenza non sia negli USA e legami e obblighi garantiscano il ritorno al Paese di residenza alla fine della viaggio.

Quali documenti occorre presentare in tal senso? Essendo ogni caso diverso dall’altro, non esistono documenti uguali per tutti, ma è necessario che si dimostri lo scopo esatto del viaggio: ad esempio, tramite documentazione sulla situazione lavorativa, economica e familiare.

Il visto turistico ha, generalmente, validità di 10 anni e, se viene rilasciato a entrata multipla, può essere utilizzato per fare più viaggi fino alla scadenza, ma senza che ciascun viaggio superi i 6 mesi consecutivi. Al contrario, se dovesse venire rilasciato un visto a entrata singola, sarà possibile fare soltanto un viaggio in 10 anni o fino alla expiration date indicata e sempre della durata massima di 6 mesi consecutivi.

Il visto B1 è indicato per chi desidera recarsi negli USA per un periodo limitato e per ragione di affari, come la partecipazione a seminari, incontri e conferenze. Con questo tipo di visto, però, non è permesso l’impiego. Per richiederlo, dovrete completare il modulo DS-160 online e stampare la pagina di conferma, registrandovi al sito e presentando i documenti prima spiegati. In caso di approvazione, il visto viene emesso in 2-3 giorni.

Visto studenti per gli USA

Studenti in biblioteca

I visti per studenti sono quelli di categoria F, M e J: i primi due occorrono se siete studenti che hanno intenzione di frequentare un corso di studi negli USA; mentre, l’ultimo riguarda i programmi di scambio culturale.

I visti F ed M sono visti per chi vuole studiare negli Stati Uniti: l’F riguarda gli studi accademici, l’M gli studi professionali e non-accademici. Prima di poter fare domanda di visto F o M, occorre fare richiesta di iscrizione ed essere accettato da una scuola riconosciuta dal SEVP (Student and Exchange Visitor Program), così da essere iscritti nel sistema SEVIS: in questo caso, per informazioni maggiori, è possibile visitare il sito EducationUSA e lo Study in the States per cercare scuole certificate dal SEVP.

Almeno 3 giorni prima del colloquio, occorre versare una tassa: le istruzioni in merito saranno fornite dalla scuola americana, la quale si occuperà di generare i moduli I-20 per il richiedente ed eventuali familiari. Con questo tipo, è possibile accedere agli USA massimo 30 giorni prima della data d’inizio del programma di studio.

Il visto di categoria J per scambi culturali è rivolto a:

  • Studenti di vari livelli di istruzione;
  • Insegnanti di scuola primaria, secondaria e di specializzazione;
  • Tirocinanti assunti da istituzioni, agenzie o ditte;
  • Professori che desiderano insegnare o frequentare dei corsi di specializzazione;
  • Studiosi nel campo della ricerca;
  • Chi vuole seguire corsi professionali in campo medico e paramedico.

L’ESTA

Visa Waiver
Come inoltrare la domanda

L’ESTA (Electronic System for Travel Authorization) è un’autorizzazione elettronica al viaggio, che va domandata prima di recarsi negli USA e che fa parte del Visa Waiver Program, un programma di viaggio senza visto: grazie a quest’ultimo è, infatti, possibile entrare negli USA senza visto. Per poter usufruire del Visa Waiver Program, occorre essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • Cittadinanza di alcuni Paesi, tra cui figura anche l’Italia;
  • Soggiorno non superiore ai 90 giorni;
  • Viaggio solo a scopo turismo o affari.

L’autorizzazione al viaggio è legata al passaporto elettronico con cui è richiesta. Come ottenere l’ESTA? Occorrerà semplicemente fare domanda, compilando un modulo ed effettuando un pagamento di 14 dollari, prima di attendere una risposta. È consigliabile fare domanda almeno 3 giorni prima della partenza. Dal momento del rilascio, l’ESTA ha una validità di 2 anni e consente di fare anche più viaggi verso gli Stati Uniti.

Il colloquio per il visto per gli USA

U.S. Department of State Consular Electronic Application Center
Domanda per Nonimmigrant Visa

Per ottenere un visto per gli USA, è necessario sostenere un colloquio, per cui dovrete prendere appuntamento in ambasciata e compilare un modulo in tutte le sue parti. Una volta fissato l’appuntamento, vi dovrete recare per rispondere ad alcune domande in inglese, spiegando le ragioni del vostro viaggio. Per la pratica di visto, occorre procedere come segue:

  • Compilare il modulo DS-160 online, stampando anche la pagina di conferma o il modulo I-20 rilasciato dalla scuola, oppure il modulo DS-2019 rilasciato dalla scuola per il visto J;
  • Registrarsi all’Official U.S. VISA information and appointment services;
  • Pagare la tariffa (MRV) online;
  • Prenotare un appuntamento per l’intervista;
  • Portare le credenziali rilasciate da un’associazione giornalistica professionale, in caso di visto I o ricevuta del pagamento SEVIS, in caso di visto per studenti;
  • Presentarsi al colloquio con la documentazione necessaria, ovvero pagina di conferma del modulo, passaporto in corso di validità, 1 fototessera, contratto di lavoro e lettera d’impiego del datore di lavoro su carta intestata, documentazione circa la propria situazione familiare, economica e sociale in Italia.

Se la richiesta dovesse essere approvata, il visto verrà emesso entro 2-3 giorni lavorativi e il passaporto inoltrato alla DHL dove, dopo altri 3 giorni circa, sarà possibile ritirarlo. Sarà la DHL stessa, ad ogni modo, a informare tramite e-mail sulle istruzioni per il ritiro. Nel caso in cui il visto non venisse approvato, il passaporto verrà restituito alla fine del colloquio insieme a una lettera che spiegherà le ragioni del rifiuto.

Cosa fare se rifiutano il visto e perché lo rifiutano

Bandiera americana con valigia e scritta

Per quanto riguarda l’ESTA, è abbastanza raro che questo venga negato e, in questo caso, sarebbe comunque possibile entrare negli USA grazie a un visto: questa procedura, però, richiede più tempo e occorre recarsi presso un’ambasciata o consolato per eseguire la procedura standard.

I rifiuti del visto possono, invece, avvenire per alcuni motivi: ad esempio, quando le domande non sono presentate in modo corretto o sono incomplete. In linea generale, la soluzione è quella di ripresentare la domanda al Consolato Americano in modo corretto e completo. Famoso è il caso del fumettista Zerocalcare che doveva recarsi negli Stati Uniti per disegnare al New York Comicon, ma a cui il visto è stato negato: il motivo del rifiuto furono i suoi viaggi in Iraq e in Siria, poco prima della partenza per gli USA.

In genere, è possibile presentare ricorso contro il rifiuto del vistoper gli Stati Uniti alle autorità consolari americane o alle autorità dell’Immigration Department americane. La possibilità di successo è strettamente legata alle cause che hanno determinato il rifiuto del visto stesso. La maggior parte delle situazioni sono rimediabili come, ad esempio, nel caso in cui la documentazione sia incompleta o una domanda non preparata in modo adeguato.

In caso di rifiuto del visto E2, le ragioni possono essere determinate da mancanze nella spiegazione dell’operazione di investimento e delle prospettive future dell’attività da svolgere in America. Potrebbe, poi, accadere che vi sia poca chiarezza nella spiegazione delle mansioni da svolgere, come può accadere per il visto L.

Infine, cosa fare in caso di rifiuto? La soluzione sta nella riformulazione della domanda di visto per gli Stati Uniti d’America: a seconda dei casi, potrebbe trattarsi di una revisione parziale o completa con nuova documentazione di supporto.

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