10 cose da sapere sul Kirghizistan: viaggio tra stranezze, informazioni e tradizioni

30 agosto 2019

Lontano dalle rotte del turismo di massa, il Kirghizistan è una meta che riserva molte sorprese agli amanti del trekking e a chi vuole conoscere uno stile di vita molto diverso dal vivere occidentale.

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Yurte tipiche in Kirghizistan

Ancora lontano dal turismo di massa, il Kirghizistan vanta una natura incontaminata e una vivissima tradizione che affonda le radici nel nomadismo e negli oltre 80 gruppi etnici che convivono pacificamente sul territorio, rendendo questo stato un vero e proprio melting pot di culture.

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Yurte tradizionali in Kirghizistan
Yurte tradizionali del Kirghizistan.

Viaggiare in Kirghizistan è un’esperienza senza pari: i laghi sconfinati si fondono con la notte offrendo volte celesti duplicate, le cime montuose disegnano frastagliati confini tra terra e cielo e la popolazione locale è una delle più ospitali di tutto il mondo.

Proprio grazie alla sua unicità, il Kirghizistan è ricco di usi e costumi quanto meno bizzarri agli occhi degli occidentali, in grado di rendere ogni viaggio un diario di emozioni che dialoga con l’animo, cambiandolo per sempre.

Viaggiare in Kirghizistan, uno degli stati dell'Asia centrale più facile da visitare

Una buona notizie per gli italiani che vogliono visitare il Kirghizistan: per soggiorni turistici o di affari di durata inferiore ai 60 giorni non è richiesto il visto d’ingresso.
È sufficiente esibire il passaporto con validità residua di almeno 3 mesi dalla data di ingresso.

L'invito a bere il tè: come comportarsi

Una delle più belle esperienze che è possibile vivere in Kirzighistan riguarda il rapporto con la popolazione locale, accogliente e tra le più ospitali al mondo.

Durante il tuo viaggio in questo straordinario paese è molto probabile che sarai invitato a bere il the, una bevanda amata e diffusa entro i confini nazionali.

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I magnifici interni di una yurta in Kirghizistan
Gli splendidi interni di una yurta.

Accettare è praticamente d’obbligo per non offendere i padroni di casa, che ti riempiranno la tazza centellinando l’ambrata bevanda; per quanto possa sembrarti strano, in realtà è un segno di benevolenza ed educazione: in questo modo manifestano il piacere della tua compagnia, e fanno in modo che si protragga il più a lungo possibile.

Prima di entrare in casa (o nella yurta) ricorda di togliere le scarpe e prendi posto al tavolo; sarà il tuo ospite ad indicarti dove sedere.

Sulla tavola imbandita troverai zuccheriere, coppe di miele e composte di frutta da utilizzare per dolcificare il the; nel caso sia accompagnato da dolci e torte serviti senza troppi convenevoli, ma ricorda di esprimere il tuo apprezzamento e ringraziare la cuoca.

Cucina Kirghisa: il cibo in Kirghizistan è delizioso

La tradizione culinaria del Kirghizistan è ottima, provare per credere!

Tra i piatti tipici impossibile non citare il Beshbarmak (letteralmente “cinque dita”), una prelibatezza a base di carne e noodles da mangiare con una mano, ma non meno gustosi sono i Kuurdak, carne stufata con patate e cipolle, gli Shahlik, spiedini di montone marinati e grigliati e i Sujuk, salsicce di carne di cavallo.

La carne è protagonista nell’alimentazione kirghisa, e i piatti sono in genere ricchi e saporiti.

Dormire in una yurta sotto il cielo del Kirghizistan: un'esperienza unica

Il popolo kirghiso è tradizionalmente nomade, e la yurta è l’abitazione mobile per eccellenza.

Si tratta di una tenda di grandi dimensioni che può essere smontata e rimontata in relativa velocità.
A terra grandi tappeti ricoprono il suolo in terra battuta mentre il morbido letto che trova spazio al suo interno di giorno viene arrotolato e riposto per far spazio a tavoli e sedie destinati al momento del pasto.

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Abitazioni tradizionali dei nomadi in Kirghizistan
La yurta è l'abitazione nomade per eccellenza.

Il riscaldamento del locale è garantito da una stufa il cui carburante è sterco secco.

Se deciderai di dormire in yurta, esperienza unica e di grande valore, ricorda di portare con te calzettoni e abiti pesanti contro il freddo della notte kirghisa.

Tutti pazzi per il Kymyz

Per quanto si tratti di un paese al di fuori dalle tratte del turismo di massa, o forse proprio per questa ragione, il popolo kirghiso è molto accogliente e ospitale, sempre felice di incontrare viaggiatori stranieri.

Ecco spiegato perché la maggior parte delle persone che visitano il Kirghizistan non fa rientro a casa senza aver assaggiato il Kymyz, bevanda ottenuta da latte di cavalla fermentato che al palato occidentale risulta acido e pungente.

Quando viene offerto ad un ospite, e questo accade spesso, declinare non è contemplato dalle buone maniere.

C’è chi dice che i kirghisi offrano così spesso il Kymyz agli stranieri perché la reazione all’assaggio li diverta molto... Ma queste sono dicerie.

Bishkek, la capitale dove si respira vita

A prima vista Biškek, la capitale Kirghisa dal sapore sovietico, potrebbe lasciare l’amaro in bocca agli occidentali abituati a città grandiose e monumentali come Roma, New York e Parigi.

Sotto la crosta delle apparenze, in realtà, poche altre città sono in grado di trasmettere le stesse emozioni di Biškek.

Quello che la fa brillare e cambia per sempre chi ha la fortuna di vistarla è l’energia che la pervade: dal mercato di Osh Bazar, cuore pulsante di vita, alla piazza Ala-Too, dove i ragazzi sfrecciano in skateboard tra i simboli istituzionali della città; dai concerti che popolano le strade agli eventi culturali che spuntano agli angoli delle vie, quando meno te lo aspetti.

Il cavallo è il mezzo di trasporto preferito

I mezzi di trasporto pubblici in Kirghizistan sono abbastanza carenti, soprattutto per via della penuria di carburante nel paese, e le strade sono spesso dimesse e in cattive condizioni.

I modi migliori per muoversi da una città all’altra e scoprire le bellezze naturali uniche del Kirghizistan sono affidandosi ad un driver locale esperto, ai propri piedi o ai cavalli, definiti “le ali dell’uomo”.

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Cavalli su un prato con sfondo di montagne in Kirghizistan
In Kirghizistan tutti hanno almeno un cavallo!

Forti di una lunga tradizione che vede uomini e cavalli indissolubilmente legati, tanto che nel passato era solito venire seppelliti con il proprio animale, ancora oggi questi compagni sono uno dei mezzi di trasporto prediletti dalla popolazione al di fuori delle città.

World Nomad Games

Ogni due anni in Kirzighistan si svolgono i Campionati Mondiali dei Nomadi.

Partecipanti da oltre 60 nazioni si sfidano in attività sportive legate alla vita nomade, mantenendo vive le tradizioni locali e offrendo un grandioso spettacolo dove corse con i cavalli, tiro con l’arco e evoluzioni di rapaci sono al centro della scena.

Tra le varie attività una delle più sentite è ilKok Boru (letteralmente “lupo grigio”), lo sport tradizionale del Kirghizistan che vede due squadre a cavallo sfidarsi in una sorta di rugby dove, al posto del pallone, viene utilizzata una carcassa di capra.

Tra montagne e laghi alpini

Oltre il 90% del territorio del Kirghizistan è costituito da catene montuose che variano in altezza fino ad arrivare a circa 7000 metri, il che rende il Paese un luogo straordinario dove fare trekking, complice anche la natura meravigliosa e incontaminata.

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Paesaggio montuoso in Kirghizistan
Il 90% del territorio kirghiso è composto da montagne.

Lo stato non ha sbocchi sul mare, ma gli incantevoli laghi alpini non ne fanno sentire la mancanza; tra le migliaia di bacini incastonati nel paese il più famoso è l’Issyyk-Kol, il secondo lago alpino più grande del mondo, famoso per una strana peculiarità: non ghiaccia mai, nemmeno durante il rigido inverno kirghiso.

Probabilmente non conosci molte persone che abbiano visitato il Kirghizistan, ma chi l’ha fatto può assicurare che questo viaggio non ha paragoni!

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