Il Kumbh Mela è un grande festival indiano che il Times ha definito come “il più grande raduno religioso al mondo”. Ma che cos’è esattamente? Si tratta di un pellegrinaggio di massa verso i fiumi sacri, Gange e Yamuna, per lavare via i peccati e purificarsi.
Il Purna Kumbh Mela, il Kumbh Mela “completo”, viene celebrato a rotazione a Prayag o Allahabad, Haridwar, Ujjiain e Nashik ogni tre anni. Ogni sei anni viene celebrato l’Ardh Kumbh Mela a Haridwar e Prayag.
Il Maha Kumbh Mela, o “grande” Kumbh Mela si celebra invece ogni 12 anni a Allahabad.
Si calcola che questa ricorrenza coinvolga dai 70 ai 100 milioni di pellegrini tra yogi, sadhu e persone comuni, che giungono presso il fiume con trattori e carri trainati da buoi, prevalentemente decorati in arancione, che è il colore dell’ascesi.
Le celebrazioni durano 155 giorni a partire da gennaio, e prevedono sei giorni di abluzioni. Per organizzare un viaggio e partecipare al Kumbh Mela, occorre muoversi con molto anticipo, perchè trovare posto è molto difficile.
La storia del più grande raduno religioso al mondo
Questo colossale evento religioso antico di millenni trova le sue origini nella mitologia Hindu. Durante una battaglia tra demoni e divinità per la conquista del Kumbh, la brocca che conteneva l’Amrit, il nettare dell’immortalità, quattro gocce del prezioso fluido caddero sulla terra, esattamente a Allahabad, Haridwar, Nasik e Ujjain, che divennero per questo città sacre, punto di connessione tra Terra e Cielo.
Il “Grande” Kumbh Mela si celebra ogni 12 anni perchè secondo il mito, narrato in varie versioni, la battaglia tra demoni e dei durò 12 giorni. Gli Hindu ritengono che un giorno per gli dei coincida con un anno di vita umana.
Chi partecipa: Sadhu, Yogi e Naga Baba
Ci sono gli yogi, i maestri dello yoga, una disciplina molto più complessa di quella conosciuta e praticata dagli occidentali. Ci sono i naga baba, i guerrieri asceti che, nudi e coperti di cenere, tengono in mano il tridente di Shiva. E poi ci sono i sadhu, uomini dal viso dipinto e la barba lunga, che dedicano la loro vita alla meditazione e all’ascesi, lontani dalle preoccupazioni quotidiane. Tutti si immergono nelle acque dei fiumi Gange o Yamuna, indossando ghirlande e cantando inni religiosi.
Partecipano anche comuni fedeli provenienti da tutta l’India e le città interessate si preparano con mesi di anticipo al grande evento, che vede la costruzione di accampamenti, il dispiegamento di moltissime forze di polizia, medici e strutture sanitarie. Il Kumbh Mela infatti, a causa dell’affollamento e delle immersioni nei fiumi, comporta di frequente problemi in termini di sicurezza e igiene, ma resta uno degli eventi più suggestivi al mondo.
Il suo effetto è ben descritto dalle parole dello scrittore Mark Twain, che assistette al Kumbh Mela nel 1895:
“È meraviglioso il potere di una simile fede, che fa sì che moltitudini e moltitudini di persone deboli, anziane, giovani, fragili intraprendano senza esitazione nè lamentela alcuna un viaggio così incredibile, sopportandone i disagi senza protestare. Lo si fa per amore o per paura: non so quale dei due. Non conta quale sia l’impulso, l’atto che ne risulta supera l’immaginazione, ed è meraviglioso per la nostra gente, noi freddi bianchi."