Safari in Sudafrica, consigli pratici

6 settembre 2019

Ecco qualche consiglio su come prepararsi ad un safari in Sudafrica, da quando andare a come preparare la valigia fino alla scelta della riserva in linea con le vostre esigenze ed aspettative.

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Ci siamo. Avete scelto di effettuare finalmente un safari in Sudafrica e non vedete l’ora di partire, lasciandovi alle spalle la città e perdervi nel bush per avvistare la fauna selvatica. Ma attenzione, frenate l’entusiasmo per un attimo e accertatevi di avere tutto sotto controllo per un viaggio senza intoppi.

Ecco qualche consiglio su come prepararsi ad un safari in Sudafrica, da quando andare a come preparare la valigia fino alla scelta della riserva in linea con le vostre esigenze ed aspettative. E non dimenticate: non è detto che riusciate a vedere tutti i Big Five, ma i nostri esperti locali e le guide sono a vostra disposizione per fornirvi i migliori consigli!

I prezzi: quanto costa un safari in Sudafrica

Innanzitutto, i parchi nazionali non sono economici, includerne più di uno nel vostro itinerario rende sicuramente l’esperienza interessante, ma ovviamente comporterà anche costi maggiori.

Il costo varia in base anche alle sistemazioni: nei parchi nazionali del Sudafrica esistono lodge di lusso da mille e una notte, ma se volete risparmiare potete optare per il camping, che garantisce qualche comfort in meno, ma un’esperienza a pieno contatto con la grande natura africana.

L’ultimo fattore da valutare è l’alta stagione. L’estate è il periodo più affollato da turisti: tenete presente che le stagioni sono invertite, quindi l’estate sudafricana corrisponde con il nostro inverno, più o meno da dicembre a marzo. In questo periodo è dunque possibile che le tariffe dei servizi siano più elevate.

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Due rinoceronti attraversano la strada durante un safari in Sudafrica
E' facile incontrare animali selvatici durante un safari

Il periodo migliore per un safari in Sudafrica

Quando andare dunque in Sudafrica? Il clima è mite e soleggiato tutto l’anno, anche in inverno, dunque non c’è un periodo migliore. Se però si desidera osservare la fauna selvatica il periodo ideale è l’inverno o la primavera, da giugno a ottobre, quando la vegetazione è meno rigogliosa ed è più facile intravedere gli animali, che escono più facilmente allo scoperto per cercare cibo, più scarso in inverno.

L’estate, da dicembre a febbraio, presenta una vegetazione più ricca, che può nascondere la fauna.

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Primo piano di una zebra in una riserva in sudafrica
La zebra è un animale tipico della savana sudafricana

Le vaccinazioni

Prima di partire per un viaggio in Sudafrica, se prevedete di attraversare le zone rurali di Limpopo, Mpumalanga e KawZulu-Natal settentrionale, tenete in considerazione in fatto che è diffuso il colera, anche nel Parco Kruger e delle Wetlands. Occorre dunque rivolgersi al proprio medico di fiducia e provvedere alla profilassi antimalarica.

La vaccinazione contro la febbre gialla non è obbligatoria, a meno che prima di raggiungere il paese non si transiti in nazioni in cui è presente (anche solo per una sosta in aeroporto). Previo parere medico, sono consigliate anche vaccinazioni contro difterite e tetano, epatite virale A, epatite virale B, febbre tifoide, poliomielite, rabbia. Si raccomanda di stipulare un’assicurazione sanitaria completa.

Rivolgetevi al vostro medico di famiglia o ad un centro vaccinazioni almeno otto settimane prima della partenza, soprattutto se viaggiate con bambini piccoli, anziani, disabili o donne incinte. Informazioni dettagliate ed aggiornate sulla situazione sanitaria e sulle vaccinazioni necessarie sono disponibili sul sito Viaggiare Sicuri della Farnesina.

Dove andare: i parchi nazionali e le riserve private

In Sudafrica esistono circa 300 parchi nazionali e riserve private dove effettuare safari, con un paesaggio naturale vasto e ricchissimo, dalla savana alla foresta fino al deserto. Insomma, c’è davvero l’imbarazzo della scelta!

Ci si può aggregare a tour di gruppo, dormendo in lodge di lusso o facendo camping, oppure si può costruire un tour privato su misura con l’aiuto di esperti locali in grado di consigliare sui parchi migliori in base alle proprie aspettative.

Il Kruger National Park è il parco più famoso e popolare per effettuare safari. Di dimensioni sterminate (è tra i più grandi dell’Africa) offre davvero molte possibilità di avvistare i Big Five, con tipologie di sistemazione per ogni budget, dai camp a cinque stelle agli alloggi più spartani, per coppie come per famiglie numerose. Il parco, essendo il più famoso, può essere affollato in alta stagione e, a causa delle grandi distanze da percorrere, i safari al suo interno necessitano la sveglia all’alba.

Altri parchi famosi per effettuare safari sono l’Addo Elephant Park, rinomato soprattutto per la presenza di elefanti e privo di malaria, o l’Hluhluwe-iMfolozinello Zululand, dove oltre ad avvistare la fauna selvatica ci si rilassa sulle splendide spiagge dell’Elephant Coast o si seguono interessanti percorsi ecursionistici.

L’Isimangaliso Wetland Park presenta paesaggi molto variegati, dalla palude alle foreste, e offre la possibilità di effettuare molte attività all’aperto, tra cui snorkeling e avvistamenti di balene. Alle famiglie si consiglia di puntare sul Pilanesberg National Park, dove la malaria è assente e dove sono presenti molte sistemazioni attrezzate anche per i bambini.

Un’alternativa ai parchi sono le riserve private, dove però l’accesso è più costoso. Inoltre, le reserve private tendono a fornire sì servizi più confortevoli e lussuosi, ma se amate l’avventura e siete alla ricerca di un contatto autentico con il selvaggio bush sudafricano, non sono la scelta più indicate per voi. Tuttavia, non è necessario effettuare grandi spostamenti per vedere la fauna selvatica, a differenza che nei grandi parchi, e in genere si evita la folla di turisti. Le riserve private più famose sono Sabi Sand e Mala Mala, vicine al Parco Kruger.

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Tre leoni riposano in un parco naturale in sudafrica
Il leone, uno dei felini più grandi della savana

Che cosa mettere in valigia

Bene, ora che avete scelto dove e quando andare, non vi resta che preparare i bagagli. Sì, ma che cosa mettere in valigia? Innanzitutto, una felpa e una giacca leggera: molti safari partono all’alba, e fa piuttosto fresco. Poi ricordate di portare con voi un buon binocolo compatto, una videocamera e una macchina fotografica per immortalare gli avvistamenti.

Ricordate poi magliette corte e T-shirt, K-Way, scarpe commode da trekking (meglio se fino alla caviglia), un piccolo kit di pronto soccorso e una pila in caso blackout. Per proteggersi dal sole, ricordatevi anche crema solare, cappello a visiera e occhiali da sole. Per la visita al Kruger, mettete in valigia anche un repellente per zanzare.

Durante i safari è sempre meglio indossare abiti di colori neutri, ad esempio kaki, per mimetizzarsi meglio con l’ambiente e non spaventare la fauna selvatica.

Come sempre prima di un viaggio, portate con voi carta di credito, adattatore per la corrente e fotocopie dei documenti di identità e della patente di guida contro eventuali smarrimenti.

Infine, non lasciate mai a casa il costume: anche durante un safari, non è detto che non capiti l’occasione per un buon bagno!

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