Il lago Bajkal è uno splendido lago della Siberia meridionale, in Russia, spesso tappa di molti tour in questo sconfinato paese. Patrimonio Unesco dal 1996 e parte delle Sette meraviglie della Russia, si estende per oltre 31.700 chilometri quadrati, uno dei laghi più grandi al mondo.
Si colloca in prossimità di una fossa tettonica molto profonda ed è abbracciato da diverse catene montuose, in una regione dal clima estremamente rigido e caratterizzato da forti escursioni termiche. Il lago Bajkal è alimentato da 336 fiumi, di cui i principali sono il Selenga, il Barguzin, la Verchnjaja Angara, la Turka e la Snežnaja.
In inverno la superficie del lago ghiaccia fino a maggio; inoltre, è spesso battutto da un vento detto Sarma dagli abitanti locali.
L'isola di Olkhon e la roccia dello Sciamano
La principale attrazione del Lago Bajkal è l'isola di Olkhon, la più grande e unica abitata all'interno del bacino. Si pensa che il suo nome derivi dalla locale lingua buriata e abbia il significato di "piccola foresta", in quanto è effettivamente ricoperta da steppe e boschi. Abitata da una comunità buriata, ospita il famoso Capo Burchan, o Roccia dello Sciamano, sulla costa a nord-ovest. Questa roccia è un luogo sacro per lo sciamanesimo siberiano e per il lamaismo dei buriati.
Gli antichi monaci buddisti ritenevano infatti che nella sua grotta abitasse una divinità: per questo l'isola di Olkhon era un'importante meta di pellegrinaggio. Alla grotta poteva accedere solamente lo sciamano, mentre le donne non potevano nemmeno avvicinarsi. La popolazione locale compieva sacrifici in onore della roccia, dove in un punto è rimasta incisa una misteriosa iscrizione in sanscrito.