Isfahan, o Esfahan, città dell’Iran centrale, è una città di grande bellezza architettonica che merita di essere inclusa nel vostro itinerario di viaggio alla scoperta di quella che un tempo era la Persia.
Situata tra le montagne di Zagros e affacciata sul fiume Zayandeh, è capitale dell’omonima provincia ed è una città molto antica, già prospera ai tempi dell’impero sasanide, poi conquistata dagli arabi e dagli Abbasidi e per finire capitale del sultanato dei Selgiuchidi.
Molte dominazioni e culture sono passate da Isfahan (tra cui anche mongoli e afghani) lasciando imponenti tracce del loro passaggio nella ricchezza culturale della città.
I luoghi di interesse
Le bellezze di Isfahan sono davvero molte: la città cominciò ad acquisire importanza nel Cinquecento sotto la dinastia safavide dello scià Abbas I il Grande. Molto del patrimonio architettonico dell’attuale Isfahan si deve a lui. Ecco alcuni dei maggiori siti di interesse.
Piazza Imam Komeini
Anche chiamata Meydān Naqsh-e Jahān ("Piazza Metà del Mondo") è una delle piazze più grandi al mondo e insieme ai suoi edifici è patrimonio Unesco dal 1979.
Moschea dello Scià
La moschea più importante di Isfahan si affaccia a sud sulla piazza Naqsh-e-Jahan. Fu commissionata dallo scià Abbas I il Grande nel 1629 ed è riconosciuta come uno dei maggiori capolavori dell’architettura persiana. Dopo la caduta dello scià nel 1979, è stata ribattezzata Moschea dell’Imam.
Palazzo Ali Qapu
Il Palazzo Ali Qapu era un tempo residenza dello scià di Persia ed è anch’esso affacciato su Piazza Naqsh-e-Jahan.
Moschea dello Sceicco Lotfollah
Costruita a inizio Seicento durante il regno di Abbas I il Grande, situata in piazza Naqsh-e-Jahan, onora lo sceiccco Lotfollah, un uomo colto molto apprezzato all’epoca dallo scià.
Moschea del Venerdì
Manifestazione eccelsa dell’architettura selgiuchide persiana, la Moschea del Venerdì combina elementi decorativi di diversi stili, con ornamenti e lavorazioni estremamente complessi a motivi geometrici e floreali.
Si-o-se Pol
Il suo nome significa “Ponte dei 33 archi” ed è uno degli undici ponti di Isfahan, costruito dalla dinastia safavide nel diciassettesimo secolo.
Ponte Khaju
Altro ponte famoso della città, per alcuni addirittura il più bello, fu commissionato dallo scià Abbas II nel 1650 a sostituzione di un ponte precedente. Funge anche da diga e da edificio per incontri pubblici.
Cattedrale di Vank
E' la cattedrale più importante della Chiesa apostolica armena in Iran. Presenta un maestoso soffitto dorato e dipinti a olio che decorano le pareti interne.
Minareti oscillanti
La Moschea dei minareti oscillanti, o Menar Jonbar, è caratterizzata, come il nome suggerisce, da due alti e bizzarri minareti: quando oscilla il primo causa un’oscillazione nel secondo.
Chehel Sotoun
Meraviglioso giardino persiano e patrimonio Unesco, con un padiglione interno collocato al termine di una piscina. Fu costruito da Shah Abbas II per i suoi ricevimenti. Il suo nome significa “Quaranta colonne” perchè si dice che quando le colonne del padiglione si riflettono nell’acqua della piscina sembrano essere quaranta. Fa parte dei 9 giardini iraniani registrati dell’Iran.
I tappeti di Isfahan
Nella città di Isfahan e nelle zone circostanti è fiorente e rinomata la produzione di tappeti, ricercati in tutto il mondo per la loro raffinatezza. I loro disegni elaborati si ispirano alle decorazioni delle moschee, dei palazzi e dei giardini iraniani. I tappeti di Isfahan sono fini e con un’alta densità di nodi.
Durante il vostro soggiorno nella città ve ne renderete conto: i tappeti sono dovunque! Ci sono negozi di tappeti in tutte le strade, oltre ad esposizioni e bancarelle nei bazar. Un ottimo souvenir per rendere elegante la vostra casa e ricordarvi del vostro viaggio.