Zanzibar: mare, natura e architettura nella stupenda Isola delle Spezie

1 luglio 2019

Nell'Oceano Indiano, di fronte alle coste della Tanzania, si trova un'isola meravigliosa, ricca di storia, cultura e paesaggi da sogno. Scopriamo insieme le spiagge più belle, i centri più vivaci e gli animali più simpatici che vi aspettano a Zanzibar.

Pixabay
Scorcio di Zanzibar al tramonto

Avvolta da sabbie bianche, acque limpide i cui colori vanno dall’azzurro al verde, e natura selvaggiamente verdeggiante, Zanzibar è una delle mete da sogno più belle ed economiche per chi ama il mare. Regione semi-autonoma della stupenda Tanzania (luogo privilegiato per i safari), l’arcipelago di Zanzibar è formato dalle due maggiori e meravigliose isole di Unguja e Pemba e da tante isolette più piccole, ma ugualmente affascinanti.

Unguja, la più grande e popolata, è chiamata comunemente Zanzibar ed è la meta più visitata dell’area. L’isola offre magnifiche ed indimenticabili esperienze di viaggio, che proveremo a sintetizzare per voi, per aiutarvi ad organizzare una fuga (romantica e non) in questo angolo di Paradiso poco distante dal nostro “Bel paese”.

Quando e come visitare Zanzibar

Zanzibar, con il suo perfetto clima tropicale, è una meta molto amata, specialmente dai neosposi per il loro viaggio di nozze, ed è una destinazione ideale quasi tutto l’anno. Il periodo delle piogge, infatti, rende meno piacevoli i mesi di aprile e maggio, i meno consigliati per fare la valigia verso l’arcipelago. Se bramate il mare durante ogni stagione, Zanzibar è un’ottima destinazione nei nostri mesi freddi, per sfuggire all’autunno o all’inverno rifugiandovi su un’amaca e lasciandovi baciare dal sole sulla sabbia. Il dettaglio più importante da tenere a mente quando sceglierete il vostro itinerario sono le maree, che comportano, circa ogni 6 ore, cambi radicali alle spiagge e all’accessibilità balneare.

Non preoccupatevi, però: se l’alta o la bassa marea dovessero limitare le vostre ore in acque, avrete tante escursioni e attività con cui colmare il tempo lontano dal bagnasciuga, dallo snorkeling alle visite alle spice farms (fattorie delle spezie), dai parchi naturalistici ai mercati. La costa nord risente in maniera molto marginale del fenomeno, quindi, qualora voleste evitarlo, Nungwi e Kandwa sono ottime e spettacolari alternative.

Dall’Italia ci sono decine e decine di compagnie aree che raggiungono Zanzibar, generalmente dopo uno scalo, dopo circa 12-17 ore di volo. Tra di esse, ci sono Air Italy, Blu-express, Neos Italy, Emirates, Turkish Airlines e Qatar. I costi più convenienti, acquistando i biglietti di viaggio tra 1 e 2 mesi di anticipo, si aggirano tra 400 e 700 euro. Per quanto riguarda l’alloggio, Zanzibar offre miriadi di resort, hotel e ostelli in grado di soddisfare il budget di qualunque viaggiatore.

Le offerte per una vacanza all-inclusive a Zanzibar sono tantissime e, se siete fortunati, 7 giorni sull’isola di Unguja, immersi nel relax e nell’eleganza, potrebbero costarvi tra 500 e 1000 euro, voli compresi. Consultate il sito di Vivitravels per farvi un'idea e siamo sicure che non riuscirete a resistere alla tentazione di fare i bagagli!

Innamoratevi delle sue spiagge e dei suoi fondali

Il primo motivo per visitare Zanzibar è sicuramente il suo mare. Le spiagge zanzibarine sono, infatti, piccoli, romantici, colorati e rilassanti angoli di Paradiso, perfette per lo snorkeling. Vediamo insieme quali sono le mete balneari più belle e i consigli per viverle al meglio. La spiaggia più bella di Zanzibar e sicuramente una delle più suggestive di tutta l’Africa è quella di Nungwi, un piccolo villaggio di pescatori situato a nord, molto famoso per la costruzione dei dhow, le tipiche barche da pesca della zona.

Pixabay
Spiaggia di Zanzibar con un barca
Una caratteristica imbarcazione nelle limpide acque di Zanzibar

Paje e Jambiani sono altre due mete eccezionali, più tranquille e meno turistiche di Nungwi, ma sempre impreziosite da sabbie bianche, acque limpide e ricchi fondali. L’area più remota è quella di Matemwe: più difficile da raggiungere delle altre zone citate, essa custodisce scorci quasi completamente incontaminati, dove immergersi in un’atmosfera magica e a tratti irreale.

Pixabay
Una grande stella marina
Una grande stella marina della barriera corallina di Zanzibar

L'isoletta di Mnemba, a poco più di un paio di km di distanza da Matemwe, è un luogo incantato e prediletto per le immersioni subacquee, tra i più raccomandati al mondo, ma, essendo privata, può essere purtroppo visitata solo pernottando presso l'unico e lussuoso resort andBeyond, per circa 1500 euro a persona per notte. Tour giornalieri di qualche ora raggiungono spesso la sua barriera corallina, ma non possono avvicinarsi più di tanto alla costa.

La nostra destinazione preferita rimane Kendwa, a circa 60 km da Stone Town. La località riesce a unire tutte le migliori esperienze che Zanzibar può offrire, dai momenti di relax in riva al mare alla vita notturna, dallo snorkeling alla natura. La barriera corallina di Kendwa è affollatissima di polpi, tartarughe, stelle marine, pesci coloratissimi, coralli e tanti altri imperdibili “abitanti” e vi lascerà senza fiato.

Pixabay
Un tramonto rosso fuoco sulla spiaggia a Zanzibar
Un infuocato tramonto in spiaggia a Zanzibar

Anche i suoi tramonti rosso fuoco, abbracciati da palme e mangrovie e cullati dal rumore delle onde, saranno indimenticabili e incredibilmente romantici. Se potete, scegliete almeno un paio di tappe e spostarvi da un posto all’altro, per scoprire meglio le caratteristiche e le differenze che il mare zanzibarino offre. Qualunque sia la vostra destinazione, comunque, godetevi l’isola – come dicono gli abitanti - “pole pole”, ossia “piano piano”, lontano dal caos, dalla fretta e, spesso, dalla superficialità delle nostre vite.

Pixabay
Giochi da spiaggia a Zanzibar

Assaporate la gioia di chi, nonostante abbia poco, non smette mai di sorridere e di essere gentile. Se potete, portate con voi dall’Italia vestiti, materiale scolastico (penne, matite, colori, quaderni, etc.) e giocattoli da regalare a villaggi, scuole, orfanotrofio altri istituti coinvolti in progetti di aiuto. L’eterna riconoscenza di grandi e piccini vi farà sentire parte di un mondo meraviglioso, fin troppo diviso, ma che proprio nella condivisione e nell’empatia può ritrovare la giusta strada.

Pixabay
Una bimba di Zanzibar
Una bambina di Zanzibar

Perdetevi tra i profumi e i colori di Stone Town

Grazie alla sua posizione strategica nell’Oceano Indiano, Zanzibar è sempre stata un punto di contatto commerciale e artistico tra Oriente e Occidente, tra Africa e Asia. La locale cultura swahili si è mescolata con le tradizioni, le forme e i sapori dei paesi arabi e delle lontane India e Cina ed è stata influenzata dallo stile e dalle abitudini coloniali europee durante l’occupazione britannica dell’arcipelago. Stone Town, la città principale di Unguja, è un perfetto esempio di questo multietnico melting pot e, proprio grazie al suo aspetto magicamente composito, è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Shutterstock
Il fascino di Stone Town
Il fascino di Stone Town vista dall'altro

Quando sorse intorno al 1830 in un’area già fiorente da tempo, apparteneva al sultanato dell’Oman. Dal 1840, divenne capitale e il suo nuovo status promosse la costruzione di stupendi palazzi ed edifici governativi. Dopo aver raggiunto l'indipendenza per un breve periodo, nel 1890, divenne protettorato britannico.

Le sue ricchezze più grandi erano le spezie, ma non bisogna dimenticare che, purtroppo, fu anche un centro importante per il commercio degli schiavi, come ci ricorda la piccola e suggestiva Prison Island, a pochi km di distanza da Stone Town, mercato e carcere per sfortunati e poveri sventurati privati della libertà e venduti come merce. Tralasciando una parte oscura della storia mondiale, a Stone Town vi aspettano intricati e incantevoli dedali di vicoli, vie, moschee, chiese, negozietti, bazar e case in pietra (Stone Town = “Città di pietra”) dai portoni di legno magistralmente intagliati e decorati.

Pixabay
Portone di legno a Zanzibar
I minuziosi e pregiati dettagli di un portone di legno a Stone Town

Non perdetevi l’Alta Corte di Giustizia in stile islamico-portoghese, i bagni persiani del XIX secolo, il Museo del Palazzo, dedicato alla famiglia reale di Zanzibar, il frenetico mercato di Darajani, il possente forte arabo, il colorato Vecchio Dispensario e il raffinato Palazzo delle Meraviglie, ex-residenza sovrana e primo edificio di tutta l’isola a dotarsi di energia elettrica, sul finire del 1800. L’attrazione che vi ammalierà di più, però, saranno quasi sicuramente i giardini di Forodhani.

Situati sul lungomare, si illuminano e affollano al calar del sole, quando si trasformano in un movimentato mercato notturno dove assaggiare le squisite specialità della cucina di Zanzibar, tra cui freschissimo pesce alla griglia, il rinomato polpo con latte di cocco, patate e spezie, il kebab, l’ugali, ossia una sorta di polenta di manioca, e la pizza, una torta salata di verdure, che, a volte, può contenere anche pesce. Tra i prodotti tipici da acquistare e riportare con voi a casa ci sono non solo le immancabili spezie (zenzero, vaniglia, cardamomo, chiodi di garofano, pepe, etc.), ma anche tessuti, artigianato, gioielli e pelletteria.

Pixabay
Negozi nelle vie di Town Stone
Una gioielleria nei vicoli di Town Stone a Zanzibar

Zanzibar è la destinazione perfetta anche per gli amanti del rock. Qui, il 5 settembre 1946, nacque, infatti, una delle più grandi icone della storia della musica: l’immortale Freddie Mercury dei Queen, il quale si trasferì in Inghilterra nel 1964, mentre a Zanzibar scoppiava la Rivoluzione che avrebbe posto fine alla monarchia zanzibarina.

Shutterstock
L'immortale Freddie Mercury
L'indimenticabile voce dei Queen, Freddie Mercury, nato a Zanzibar nel 1946

Esplorate rispettosamente la natura di Zanzibar

Zanzibar è una destinazione eccezionale anche per quanto riguarda la natura, che potrete ammirare in tutta la sua forza, maestosità ed eleganza.

La prima tappa imperdibile di questo viaggio tra la flora e la fauna zanzibarina è il Parco nazionale di Jozani Chwaka Bay, istituito nel 2003, il quale, nei suoi 50 kmq di estensione, comprende la rigogliosa Foresta di Jozani e l’incantevole laguna di Chwaka Bay.

Tra mangrovie, sommacchi e palme, ci sono centinaia di specie animali, molte a rischio estinzione, tra cui il cefalofo di Ader(una sorta di antilope), il leopardo di Zanzibar, la rana di Jozani, il cercopiteco a gola bianca e il colobo rosso di Zanzibar, che vive solo sull’arcipelago. Tantissimi sono anche i colorati e canterini uccelli da ammirare, come il turaco di Fischer, il bulbul verdastro, l’usignolo barbuto di Zanzibar, il martin pescatore delle mangrovie e molti, molti altri ancora!

Interessante e poco distante dalla Foresta di Jozani è il fiabesco Zanzibar Butterfly Centre, dove, all'interno di lussureggianti giardini tropicali, vivono centinaia e centinaia di svolazzanti e magnifiche farfalle. La sopramenzionata, piccola e splendida Prison Island, che misura solamente 800x230 m, è oggi diventata una perla di viaggio perché ospita una colonia di tartarughe di Aldabra. Questi simpatici e flemmatici “giganti” posso pesare fino a 250 kg e alcuni esemplari dovrebbero avere oltre 200 anni.

Ultimo caloroso suggerimento è quello di partecipare ad una gita in barca per nuotare con i delfini, un'esperienza davvero unica, emozionante ed impressionante. Il luogo migliore per questa avventura è la cosiddetta Dolphins Bay, nei pressi di Kizimazi. Dal suo porticciolo partono diverse imbarcazioni che vi porteranno al largo, alla ricerca di queste splendide creature! La magia dei paesaggi marini di Zanzibar, l'umiltà e la cordialità del suo popolo, la grandiosità della sua terra fertile e il romanticismo dei suoi tramonti vi rimarranno, siamo certe, nel cuore e faticherete a tornare a casa. Porterete indietro con voi molto più di ciò che può andare in valigia!

Leggi anche