Alla scoperta della selvaggia e spettacolare Alaska, tra ghiacciai, parchi naturali, città e biodiversità

22 ottobre 2019

L'Alaska è una meta insolita, lontana dal turismo di massa, ma custodisce alcune delle aree più estreme e suggestive del mondo. Dai parchi naturali ai ghiacciai, dalle città ai laghi, lo stato americano è un paradiso naturale e culturale, da non perdere.

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Paesaggio dell'Alaska

L'Alaska è una delle mete più estreme e suggestive del nostro pianeta, un angolo selvaggio di incredibile bellezza, dove vi aspettano una maestosa fauna, dei possenti ghiacciai, delle magnifiche montagne e degli spettacoli naturali quasi fiabeschi, tra cui il meraviglioso fenomeno dell'aurora boreale.

Partiamo insieme per un tour mozzafiato delle attrazioni imperdibili dello stato che gli Stati Uniti acquistarono dalla Russia nel 1867, per soli 2 centesimi ad acro (essendo, però, l'area estesa per circa 1.700.000 kmq, il costo finale superò i 7.000.000 di dollari!).

Denali National Park

Lo spettacolare Denali National Park è il principale parco nazionale dell'Alaska e, al suo interno, si trova anche il famoso Mount Denali, che,con i suoi 6194 m, è il più alto del continente nordamericano e uno dei più alti al mondo.

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Caribou nel Denali National Park
Caribou nel Denali National Park, con sullo sfondo il Mount Denali

Dal 1896 al 2015, è stato conosciuto come McKinley, in onore di William McKinley, il venticinquesimo presidente degli Stati Uniti. Il nome Denali gli era stato dato anticamente dalla popolazione nativa dei Koyukon Athabascani. Il presidente Obama, qualche anno fa, decise di ritornare alle origini, anche per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla grave emergenza ambientale che stiamo affrontando.

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Un famigliola di orsi bruni
Una famigliola di orsi bruni nel Delani National Park

Il parco, fondato nel 1917, si estende per 6.000.000 di acri e, tra i suoi boschi, vivono centinaia di specie di volatili e mammiferi, tra cui orsi neri, grizzly, alci, lupi, caribù, linci, ghiottoni, coyote, volpi e castori.

Qui si spense, nel 1992, Christopher Johnson McCandless, un viaggiatore errante e solitario, la cui storia è stata raccontata con particolare sensibilità e attenzione dall'autore Jon Krakauer nel libro Nelle terre selvagge (1996) e nel commovente film di Sean Penn,Into the Wild (2007), con Emile Hirsch chiamato ad interpretare il protagonista e con la splendida colonna di Eddie Vedder dei Pearl Jam.