I migliori viaggi di trekking da fare nella vita dall'Everest al Kilimangiaro

Carlotta Brusadelli, 25 ottobre 2019

Sei alla ricerca dell'avventura della vita, zaino in spalla e tenda pronta da montare? Dalla Tanzania al Nepal, dalla Mongolia al Guatemala, ecco le destinazioni che cambieranno il tuo modo di viaggiare per sempre!

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Migliori tour di trekking

Viaggiare all'avventura, senza una tabella di marcia, magari circondati dalla natura, è una delle esperienze più appaganti che si possano fare: riempie gli occhi di bellezza, apre la mente a nuove culture e prospettive e allarga il cuore.

Se sei capitato in questa sezione forse lo sai già. Anzi, forse sei addirittura di quelli che non amano le vacanze all inclusive nei resort, ma cerchi esperienze più intense, escursioni in gruppo accompagnati da guide esperte, zaino in spalla e tenda pronta da montare.

Se ti rivedi in questa descrizione, siamo qui per aiutarti presentandoti i migliori tour e viaggi di trekking da fare nella vita, anche da solo se sei single, nelle destinazioni più mozzafiato al mondo.

Trekking in Nepal al campo base dell'Everest - Everest Base Camp

Partiamo subito dal cammino più tosto, quello più indimenticabile: il trekking al campo base dell'Everest, la montagna più alta del pianeta, anche detto Everest Base Camp Trek. Un viaggio della durata di due settimane, che parte con la visita di Kathmandu, per poi proseguire alla volta delle vette più alte della Terra.

Durante il cammino si ha l'opportunità di ammirare panorami spettacolari, sempre accompagnati da sherpa, incontrando villaggi e insediamenti di piccole dimensioni, dove sperimentare in prima persona la grande ospitalità della gente del posto.

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Trekking nell'Himalaya in Nepal
Viaggiare ti rende modesto. Ti fa capire quanto è piccolo il posto che occupi nel mondo. - Scott Cameron.

Il viaggio parte da Lukla, per poi attraversare i prati erbosi della valle di Dudhkose, fino al leggendario villaggio degli Sherpa, Namche Bazaar. Qui si trascorrono due notti, per riposare e acclimatarsi, prima di proseguire attraverso altri piccoli villaggi e campi dove pascolano gli yak.

Superato l'ultimo centro abitato, Gorakshep, in due ore si arriva al campo base dell'Everest, una delle conquiste più memorabili della tua vita, con alcuni dei panorami più spettacolari della catena dell'Himalaya. Dallo stesso percorso, si intraprende quindi il viaggio di ritorno.

Quando andare in Nepal per fare trekking?

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Montagne dell'Himalaya in Nepal
Tra tutte le strade che prenderai nella vita, assicurati che alcune siano sterrate. - John Muir.

Il Nepal gode di un clima mite tutto l'anno, con due stagioni, una secca e una monsonica. I mesi preferiti da chi pratica trekking sono però in genere quelli da ottobre a dicembre, quando le temperature sono abbastanza alte di giorno e si rinfrescono la sera, mentre le precipitazioni sono assenti. In questo periodo le montagne regalano davvero panorami da mozzare il respiro.

Anche i mesi da dicembre a febbraio sono buoni per fare trekking, perchè i percorsi sono poco frequentati, ma le temperature notturne sono spesso molto rigide. Da marzo a maggio le temperature sono decisamente elevate, ma durante il trekking si possono apprezzare le fioriture, soprattutto nelle valli.

La stagione dei monsoni, che inizia a giugno e termina a settembre, è un periodo sconsigliato per fare trekking, perchè i cieli sono coperti e la vista delle vette è ostacolata. Inoltre, i trasporti possono subire ritardi a causa delle intemperie e molti voli interni per le destinazioni montane possono essere cancellati.

Trekking sul Kilimangiaro in Tanzania

Un viaggio decisamente più costoso, ma altrettanto appagante. Dall'Asia ci spostiamo in Africa, più precisamente in Tanzania, per affrontare il Kilimangiaro, sempre accompagnati da guide esperte.

Prima della partenza si trascorre una notte a Moshi, per poi partire la mattina dopo prima in jeep e poi a piedi per raggiungere il primo campeggio. Da qui in poi il trekking attraversa brughiere e altipiani, regalando viste dell'Africa più autentica. La sosta allo Shira Camp permette di acclimatarsi, prima di affrontare la parte più ripida del percorso, mentre il profilo della vetta più alta d'Africa inizia a far capolino tra le nuvole.

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Vetta del Kilimangiaro in Tanzania
Tutti vogliono vivere in cima alla montagna, ma la gioia e la crescita si ottengono scalandola. - Andy Rooney.

Ci si imbatte a un certo punto nella Torre di Lava, una formazione generata dalla passata attività vulcanica del Kilimangiaro e che preannuncia l'incontro con il gigante africano.

Superati i ghiacciai nella zona del Barranco Wall, dopo un periodo di acclimatamento, si parte per l'ultimo tratto di salita, montando la tenda su un crinale di roccia. Si va a dormire presto e ci si sveglia intorno alle 23.30 per intraprendere la scalata di circa sei ore nella notte, arrivando prima allo Stella Point (5685 m) e infine al picco Uhuru, dove celebrare la propria impresa prima di intraprendere il viaggio di ritorno.

Trekking in Kirghizistan

Vuoi esplorare destinazioni che il grande turismo non ha ancora toccato? Punta sull'Asia centrale e sulle cosiddette repubbliche - stan: vallate deserte e montagne silenziose, dove affrontare percorsi di trekking lontano dalle folle dei turisti.

Questo tour tra le montagne del Caucaso, tra Kazakistan e Kirghizistan, si svolge in parte a piedi e in parte in mountain bike. Dopo la visita di Almaty, seconda città per importanza del Kazakistan, si abbandona il paesaggio urbano per esplorare il grande patrimonio naturale kazako, dal Charyn Canyon allo spettacolare lago Kaindy, circondato da betulle.

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Yurte e trekking in Kirghizistan
La natura non è un posto da visitare, la natura è la tua casa. - Gary Snyder.

Dopo una notte in una pensione a gestione familiare, inizia una tre giorni di avventure in mountain bike tra valli e montagne fino alla città di Karakol, Kirghizistan.

Dalla valle di Karakol inizia il trekking tra le montagne, fino a raggiungere il punto più emozionante di tutto il percorso, il lago Ala Kul, che nasce da un ghiacciaio soprastante. Dopo il rientro in auto a Karakol e la visita della città, questa tappa non può dirsi completa senza la visita del lago Issyk Kul, il secondo lago montano più grande al mondo.

Qui si dorme in un campeggio di yurte, le abitazioni tipiche della popolazioni nomadi del Centro Asia. Dopo aver imparato da una donna del posto come si fabbricano i tappeti kirghizi, è già tempo di ripartire alla volta del lago Song Kul, nella catena del Tien Shan centrale, il cuore del Kirghizistan.

Terminato il trekking, sarai trasferito alla capitale del Kirghizistan, Bishkek, per una visita della città e del parco nazionale Ala Archa. E dopo aver fatto il pieno di paesaggi stupendi, è tempo di salutare il Caucaso e tornare a casa.

Trekking tra vulcani e lago Atitlan in Guatemala

Se il viaggio in Asia Centrale è molto costoso, l'America latina ha prezzi decisamente più abbordabili. In Guatemala si può vivere l'esperienza unica del trekking tra i vulcani, con una sosta rilassante al magnifico lago Atitlan.

Sempre sotto la supervisione di guide esperte, le giornate prevedono due o tre ore di cammino, in cui spesso il peso dei bagagli e degli zaini può essere alleggerito noleggiando un portatore. Questo viaggio sarà anche un'occasione unica per entrare in contatto con la variopinta cultura del popolo guatemalteco.

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Lago Atitlan in Guatemala
Un imprevisto è solo un'avventura vista dal lato sbagliato. - Gilbert K. Chesterton.

Si parte da Antigua per l'incontro con il gruppo e il trasferimento a San Vicente Pacaya dove inizia il trekking per raggiungere il campeggio dove si passerà la notte. A partire da oggi, il cammino che intraprenderai ti permetterà di raggiungere sei vulcani, nell'ordine Acatenango, Fuego, Zunil, Chicabal, Santiaguto e San Pedro. Si rientra quindi ad Antigua dopo un giro in barca sul lago Atitlan e uno zaino pieno di ricordi indelebili.

Trekking nel deserto del Gobi in Mongolia

Un trekking di media difficoltà adatto anche a chi non è un escursionista di alto livello. Questo tour della Mongolia ti permette di esplorare i paesaggi sconfinati nel deserto del Gobi, alternando tratti a piedi e tratti in auto, vivendo l'esperienza unica di dormire nei ger delle popolazioni nomadi, incredibilmente ospitali.

Si viaggia in gruppo, sempre seguiti da guide a autisti, partendo da Tsagaan Survaga o Stupa Bianco, un canyon generato da erosioni di agenti atmosferici sulla roccia nel deserto del Gobi. La tappa successiva è la valle di Yol, l'unico luogo al mondo dove troverai un ghiacciaio nel deserto. Il terzo giorno è dedicato all'esplorazione delle dune di Khongor in groppa a cammelli battriani, cimentandosi anche con la scalata a piedi delle dune.

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Ger e trekking in Mongolia
Viaggiamo, alcuni di noi per sempre, alla ricerca di altri stati, altre vite, altre anime, - Anais Nin.

Il trasferimento a Bayanzag sarà un'altra delle tappe indimenticabili del viaggio: questo canyon formato da pietre rosse è un luogo magico, anche detto Flaming Cliff per via dei suoi colori infuocati. Proseguendo verso la Mongolia centrale ci si imbatte nelle rovine del Monastero di Ongi e poi Karakhorum, l'antica capitale della Mongolia, dove visitare il monastero di Erdene Zu, maestoso simbolo dei fasti dell'impero di Gengis Khan.

Ad attenderti c'è poi il Parco nazionale Khustai, dove vivono i cavalli selvaggi thaki, per poi passare la notte in un ger insieme ai nomadi, che ti accoglieranno con un pasto caldo a base di noodle o ravioli. Il viaggio si conclude con il transfer a Ulan Bator, la capitale della Mongolia, dove il tuo viaggio si conclude.

Cosa mettere nello zaino da trekking

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Cosa mettere nello zaino da trekking
Non so dove sto andando, ma sto arrivando. - Carl Sagan.

Che cosa mettere nello zaino da trekking prima di partire? Innanzitutto, prima di affrontare un viaggio con escursioni a piedi al di fuori dell'Europa, è meglio sempre chiedere informazioni dettagliate su che cosa portare agli operatori locali che organizzano il viaggio, in quanto ogni destinazione necessita di attrezzature specifiche (un viaggio di trekking in Nepal è molto diverso dal cammino Inca in Perù).

In generale però ricorda sempre di indossare scarponicini alla caviglia, che proteggono dagli urti e prevengono le distorsioni. Le suole devono essere rigide o semirigide e antiscivolo. Devono poi essere comode, e meglio se non esattamente nuove, ma già collaudate per evitare che ti facciano male.

Nello zaino (e nella valigia) porta indumenti traspiranti, felpe e giacche a vento in base alle indicazioni che ti daranno gli operatori. Puoi portare con te anche dei bastoni da trekking che aiutano a mantenere la postura corretta mentre si cammina per molte ore.

Non devono mancare poi cappello a visiera, occhiali da sole e crema solare ad alta protezione, perchè a quote elevate i raggi solari colpiscono con più forza. Porta con te anche una buona scorta d'acqua in una borraccia, per evitare il rischio di disidratazione, anche arricchita con sali minerali per evitare crampi.

Cerca di avere sempre con te qualche snack, meglio se piuttosto calorico in quanto avrai bisogno di molte riserve di energia, ma al tempo stesso facile da digerire per non diminuire le tue performance: la frutta secca è lo spuntino ideale, facile da portare con te e al tempo stesso molto energizzante.

Un altro accessorio sempre più diffuso è la fascia multiuso, che puoi usare com bandana, polsino, cappello e persino come passamontagna: ripara dal sudore, protegge dal vento e dagli insetti e aiuta anche ad assorbire il sudore. Ce ne sono di coloratissime e delle fantasie più svariate: un dettaglio utile che strizza un occhio anche allo stile.

Come scegliere le scarpe da trekking

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Come scegliere le scarpe da trekking giuste
Non sono le montagne da scalare davanti a te a stancarti, ma il sassolino nella tua scarpa. - Muhammad Ali.

Innanzitutto, una precisazione. Non tutte le scarpe da trekking sono uguali così come non tutti i percorsi sono uguali: le scarpe da ginnastica che usi per la gita fuori porta della domenica non sono ovviamente indicate per il trekking al campo base dell'Everest.

Alla stessa stregua, considera anche il tuo livello di preparazione. Se sei un escursionista allenato puoi scegliere una scarpa bassa e leggera, ma se sei invece un trekker alle prime armi o di medio livello, è meglio scegliere uno scarponcino alto e ben strutturato.

Ottime scarpe da trekking sono le Salomon, disponibili in vari modelli in base alla pesantezza e al tipo di escursione che si deve affrontare. Per escursioni di più giorni, ti consigliamo le Ultra Trek GTX ultra leggere.

Si trovano come vedi anche su Amazon, ma se è la prima volta che ti approcci al trekking è opportuno provarle in negozio: se ti stanno scomode anche solo per un dettaglio, non sopporterai di portarle per chilometri e chilometri.

Bastoncini da trekking: quali scegliere

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Migliori bastoni da trekking
La vita è un'avventura, non un pacchetto turistico. - Eckhart Tolle.

Il bastone da trekking è un ottimo alleato per mantenere la giusta postura e l'equilibrio quando si percorrono molti chilometri a piedi, soprattutto con dislivello. I bastoncini da trekking aiutano a ridurre il senso di fatica, non affaticano la schiena e le ginocchia, senza diminuire la quantità di calorie consumate.

Anche in questo caso, esistono tanti modelli e marche, tra cui spicca il marchio Leki. Tra i migliori modelli di bastoncini da trekking, i più affidabili sono i Leki Micro Vario, con bottone Push Button Release che permette di montarli e smontarli velocemente e riporli comodamente anche nel bagaglio a mano.

I bastoncini da trekking migliori sono quelli leggeri, poco ingombranti e con un sistema di regolazione rapido ma affidabile e solido. Tutti i bastoncini da trekking Leki presentano questi requisiti.

Zaino da trekking: qual è il migliore

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Zaino da trekking: quale scegliere
Quando ti prepari per un viaggio, disponi davanti a te tutti i vestiti e tutti i soldi. Poi prendi metà dei vestiti e il doppio dei soldi. - Susan Heller.

Ora che sei cosa mettere nello zaino, la domanda è: qual è il migliore zaino da trekking? Innanzitutto, prima di scegliere il tuo compagno di viaggio, considera che lo zaino da trekking adatto a te è quello che pesa circa il 15 - 25% del tuo peso, il tutto proporzionale al tuo livello di allenamento (se sei allenato puoi optare tranquillamente per uno zaino del 25%, tendi a scendere se non sei esattamente un esperto).

Come saprai, il volume dello zaino si misura in litri: per un trekking di più giorni, lo zaino indicato è quello con un volume di 60-80 litri e un peso a vuoto di 2000-2500 grammi. Più lo zaino è robusto più resisterà a urti, cadute e intemperie che potresti incontrare sul tuo cammino, se è anche ergonomico e dotato di scomparti all'interno renderà più agevole il tuo soggiorno, distribuendo meglio il peso sulla schiena.

Per l'acquisto, puoi considerare gli zaini della Deuter, garanzia in termini di comfort, qualità e sicurezza. Un modello consigliato è il Deuter Aircontact.

I benefici del trekking

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Trekking: i benefici
Il viaggio e il cambio di luogo impartiscono nuovo vigore alla mente. - Seneca.

Viaggiare fa bene alla psiche, questo si sa, ma viaggiare facendo trekking ha benefici incredibili anche sul corpo. Stare in mezzo alla natura allontana lo stress e i sentimenti negativi che spesso si sviluppano nella vita di città, ma tonifica anche la muscolatura e, se lo pratichi in luoghi dal clima freddo, aumenta la capacità di termoregolazione.

Camminare a lungo aiuta a produrre più globuli rossi e abbassa i livelli di pressione arteriosa, oltre ovviamente al colesterolo, bruciando molte più calorie che in palestra divertendosi molto di più.

Ultimo e non meno importante, fare trekking aiuta la socializzazione: hai capito, tu che sei alla ricerca dell'anima gemella?

Trekking: come iniziare

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Come iniziare a fare trekking
Il segreto per farcela è incominciare. - Mark Twain.

Ti piacerebbe partire per un'avventura in alta quota ma hai paura di non farcela? Ci sono tour di trekking, come quello in Mongolia che ti abbiamo presentato qui, adatti anche a persone poco allenate e percorsi di trekking che invece sono indicati per i professionisti. In particolare, se soffri di malattie cardiorespiratorie o ipertensive, consultati con un medico prima di prenotare il viaggio e intraprendere l'allenamento.

Se godi di buona salute e sei in buona forma fisica puoi scegliere un viaggio che preveda poche ore di cammino al giorno, su sentieri facili o di difficoltà media. Cerca di praticare trekking, anche di breve durata con costanza, meglio se ogni giorno, per aumentare gradualmente la tua resistenza.

Si può iniziare con uscite di 20-30 minuti ogni giorno per poi aumentare di volta in volta di dieci minuti man mano che si acquisice dimestichezza con la fatica. Dopo ogni uscita ricorda di fare almeno dieci minuti di stretching con allungamento dei muscoli, per non incorrere in lesioni.

Se hai deciso di partire, inizia subito a prepararti!

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