Negli ultimi anni la capitale lombarda ha cambiato volto: il nuovo skyline di Milano l’ha rinnovata, rendendola più internazionale, moderna e cosmopolita. In una decina di anni sono state create nuove prospettive, nuovi punti di riferimento e un profilo finalmente più frastagliato. Nella città meneghina le torri non sono mai mancate, grande orgoglio da sempre l’hanno riscosso sia la favolosaTorre Velasca - progettata e costruita negli anni cinquanta - che la Torre Breda, anch’essa realizzata fra il 1950 e il 1955, ma è solo negli ultimi anni che la città ha cambiato veramente volto, con una manciata di soluzioni all’avanguardia.
Ecco qui la classifica dei grattacieli più cool di Milano:
- 1 - Torre Unicredit
- 2 - Torre Isozaki
- 3 - Torre Hadid
- 4 - Il Diamante
- 5 - Bosco verticale
- I nuovi grattacieli di Porta Nuova (e non solo)
1 - Torre Unicredit
La Unicredit Tower è stata progettata dall’architetto César Pelli e inaugurata nel 2014 come Headquarter dell’Istituto di credito. Realizzata nell’ambito del progetto Porta Nuova, è diventata in brevissimo tempo simbolo di Milano, grazie anche alla sua imponente guglia (Spire) dotata di led che permettono un’illuminazione anche tematica durante le ore notturne. La Unicredit vanta 31 piani per 230 metri di cui 152 di corpo e 78 di guglia, fa parte di un complesso di tre edifici disposti a semicerchio intorno a Piazza Gae Aulenti.
2 - Torre Isozaki
Questa torre è stata progettata dall’architetto giapponese Arata Isozaki e dall’architetto italiano Andrea Maffei, è stata inaugurata nel Novembre 2015 ed è attualmente sede della società di assicurazioni Allianz. Il grattacielo è alto 209 metri e si sviluppa su 50 piani; nel 2015 è stata installata sul tetto una riproduzione della Madonnina, che si trova sulla cima del Duomo, infatti come dice la tradizione meneghina: nessun edificio in Milano può essere più alto della Madonnina. Il grattacielo èsoprannominato “il Dritto” ed è visibile da 10 km di distanza, insieme al Curvo (175 metri) di Daniel Libeskind e lo Storto (160 metri) di Zaha Hadid, creano uno strepitoso complesso chiamato CityLife.
3 - Torre Hadid
Come dicevamo, soprannominata “lo Storto”, è stata progettata dall’architetta e designer anglo-irachena, Zaha Hadid. 185 metri d’altezza e 44 piani, di cui 39 destinati ad uffici, è la sede degli uffici del Gruppo Generali. La caratteristica distintiva della torre è la torsione dell'edificio che viene attenuata sempre più con l'aumentare dell'altezza, fino a raggiungere la verticalità. Ai piedi della torre è stata inaugurata da poco la galleria CityLife Shopping District.
Uno spazio meraviglioso progettato da più persone, il mall è stato pensato dallo studio Zaha Hadid Architects, la piazza centrale dallo Studio One Works per finire la promenade open air che si snoda da Viale Boezio, dallo Studio Mario Galantino.
4 - Il Diamante
La Diamond Tower è collocata nel Centro Direzionale di Milano nel quartiere Porta Nuova. Inaugurata nel 2012 è alta 140 metri e vanta il record in Italia come edificio realizzato interamente in acciaio. Attualmente è il quartier generale della banca Bnp Paribas. Questa costruzione ha anche accorpati due edifici più bassi, detti Diamantini, sede rispettivamente di Samsung e banca HSBC. Progettata dall’architetto italo americano Lee Polisano, affiancato dall'architetto Paolo Caputo e dalla società di ingegneria Jacobs per la progettazione architettonica esecutiva mentre la progettazione strutturale è stata affidata ad Arup. La caratteristica principale della torre è la sua geometria irregolare, inoltre il particolare taglio della struttura permette al grattacielo di generare riflessi cangianti, proprio come un diamante.
5 - Bosco verticale
Un vero fiore all’occhiello nello skyline milanese per quanto riguarda i grattacieli residenziali. Un complesso di due palazzine, nate da un progetto dello studio Boeri. La particolarità degli edifici sta nella presenza di duemila essenze arboree, tra arbusti e alberi ad alto fusto, distribuite sui prospetti. La vegetazione apporta numerosissimi effetti benefici sia per quanto riguarda l’aspetto ambientale che quello climatico. Il Bosco verticale, infatti, contribuisce alla costituzione di un microclima che genera umidità, filtra le polveri sottili, attenua notevolmente l'inquinamento acustico e depura l'aria sottraendo CO2 dall'atmosfera. Nulla è lasciato al caso, infatti l'irrigazione delle alberature avviene mediante l'utilizzo di un sistema d'irrigazione a goccia a manutenzione centralizzata; l'acqua usata non è quella potabile, ma recuperata dalle acque grigie prodotte dall'edificio o dalla falda acquifere.
I nuovi grattacieli di Porta Nuova (e non solo)
Le sorprese non finiscono qui perché lo skyline di Milano verrà arricchito nei prossimi anni da altre tre maestose torri.
Torre Libeskind
La terza torre che completerà il complesso CityLife.
Torre UnipolSai
Quartier generale del gruppo, sarà situata in Porta Nuova, all'incrocio tra via Melchiorre Gioia e via Fratelli Castiglioni.
Gioia 22
Verrà realizzata al posto dell’edificio ex INPS di Via Melchiorre Gioia 22. Pensata con 26 piani fuori terra su 120 metri e 4 piani interrati per una superficie lorda totale di 68.432 m2.
Milano si avvia a diventare una vera e propria metropoli futuristica.