Il bello di un viaggio in Iran? Perdersi tra i giardini persiani

28 agosto 2019

L'Iran è la terra dei famosi giardini persiani: i nove giardini Patrimonio dell'UNESCO hanno radici antiche e creano verdi oasi naturali che hanno ispirato poeti, artisti e artigiani.

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Giardini del palazzo Golestan a Teheran, Iran

Non solo maestosi palazzi e moschee, l’Iran è anche la terra dei famosi giardini persiani, di cui nove sono ufficialmente registrati come Patrimonio Unesco. Dispiegati in varie città del paese, questi nove esemplari rappresentano diverse tipologie di giardino persiano, ciascuna diversa per meglio adattarsi al clima del luogo.

I giardini iraniani hanno radici antichissime: i primi si attestano all’epoca di Ciro il Grande nel IV secolo a.C. Il giardino aveva una precisa valenza: in un territorio attraversato da due deserti tra i più aridi al mondo (Dasht-e Kavir e Dasth-e Lut), era un’oasi di pace e refrigerio per le carovane dopo giorni e giorni di viaggio nell’afa a soffrire la sete, senza un briciolo d’ombra dove riposarsi.

Per questo il giardino riveste una tale importanza nella cultura persiana e iraniana, fino ad arrivare a simboleggiare il paradiso e il luogo d’incontro tra uomo e Dio. Il tema del giardino ha influenzato da sempre l’arte, la poesia, la musica e l’artigianato iraniano. Molti dei tappeti per cui l’Iran è famoso presentano motivi che riproducono il giardino persiano.

Ma come sono fatti i giardini di Persia? Si caratterizzano per un struttura quadripartita, basata su un attento rispetto di proporzioni e simmetrie. Il sistema di irrigazione era molto evoluto e sviluppato, permettendo la realizzazione di piscine e fontane. Il giardino persiano colpì molto i popoli antichi per la sua bellezza e si trova citato in molti testi dell’antichità.

I 9 giardini persiani patrimonio Unesco

State per programmare un viaggio in Iran e i giardini persiani vi incuriosiscono? Ecco i 9 ufficialmente registrati dall’Unesco, perchè più belli e più rappresentativi della cultura persiana e della sua evoluzione storica e geografica.

Antico giardino di Pasargade

Le rovine di Pasargade si trovano ad una quarantina di chilometri dal sito archeologico di Persepoli nella provincia di Fars. Pasargade fu la prima capitale del grande impero achemenide: si pensa sia stata fondata nel 546 a.C. da Ciro il Grande, di cui ospita la tomba. A Pasargade si ammirano i resti dei giardini che ornavano i palazzo reali e che costituiscono i primissimi esempi di giardini persiani.

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Tomba di Ciro nel Giardino di Pasargade, Iran
Tomba di Ciro nel Giardino di Pasargade

Bagh-e Eram o Giardino di Eram

Il giardino di Eram, anche detto “giardino del paradiso”, è un meraviglioso esempio di giardino persiano del ventesimo secolo, situato a Shiraz. Al suo interno è presente un palazzo dell’era Qajar: palazzo e giardino furono realizzati dai governatori della provincia di Fars. Dopo essere stato di proprietà dei reali dell’Iran, è oggi gestito dall’Università di Shiraz ed è aperto al pubblico.

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Giardino di Eram a Shiraz, Iran
Bagh-e Eram o Giardino di Eram

Giardini di Chehel Sotun

Situato nella città di Isfahan, il giardino Chehel Sotoun è composto da un padiglione persiano all’interno di un parco. Il nome Chehel Sotoun significa “Quaranta colonne” perchè si dice che le colonne del padiglione, riflesse nella piscina antistante, sembrino appunto quaranta. Fu costruito dallo scià Abbas II per i suoi ricevimenti.

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Giardini di Chehel Sotun, Isfahan, Iran
Giardini di Chehel Sotun

Giardini di Fin

I Giardini di Fin si trovano nel villaggio di Fin, nei pressi della città di Kashan, e contengono i bagni dove fu assassinato il ministro Amir Kabir della dinastia Qajar. Si tratta del più antico giardino persiano ancora esistente in Iran: i suoi lavori furono ultimati nel 1590 e si pensa che fosse antecendente alla dinastia safavide, che tuttavia lo ampliò. Nei suoi oltre due ettari di estensione, il giardino contiene un cortile centrale cinto da mura, molti cipressi ed elaborate fontane alimentate da un ingegnoso sistema di irrigazione.

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Giardini Fin nella città Kashan in Iran
Giardini Fin

Giardini Abbas Abad

I Giardini di Abbas Abad si trovano nel villaggio di Altappeh nel nord dell’Iran. Furono edificati intorno al 1613, durante il regno di scià Abbas I e presentano elementi architettonici dell’era safavide. In essi si trovano fontane, rigagnoli, piscine e alberi e, grazie alla loro bellezza, costituivano una delle residenze predilette dei sovrani safavidi. A partire dalla fine del diciassettesimo secolo il parco fu abbandonato e riscoperto solo nel 1967: oggi è patrimonio Unesco ed è oggetto di campagne di scavo.

Giardini di Shahzadeh

I Giardini Mahan Shahzadeh (“Giardini del Principe di Mahan”) si trovano a 6 km dalla cittadina di Mahan nella provincia di Kerman. Si estendono con forma rettangolare per oltre cinque ettari e sono cinti da mura. Vi si accedeva tramite una padiglione di ingresso nella parte bassa, mentre dalla parte opposta del parco, in posizione più elevata rispetto all’ingresso, sorgeva una struttura residenziale. Il parco era abbellito da fontane, in cui l’acqua fluiva in base alla naturale inclinazione del terreno. Come suggerisce il nome, questi giardini furono costruiti per il principe Mohammad Hasan Khan della dinastia Qajar intorno al 1850, in seguito ampliati dai sovrani successivi.

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Giardini di Shahzadeh a Mahan, Iran
Giardini di Shahzadeh

Giardini di Dolat Abbad

Il giardino di Dolat Abbas si trova a Yazd in Iran, ed è composto da un piccolo padiglione all’interno di un parco, entrambi risalenti al 1750. Furono realizzati per servire da residenza dello scià Karim Khan Zand. L’interno del padiglione presenta decorazioni elaborate e splendide vetrate, anche se la caratteristica principale della struttura è il badgir di 33 metri d’altezza che è anche la più alta torre del vento presente in Iran.

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Giardini di Dolat Abbad a Yazd, Iran
Giardini di Dolat Abbad

Giardini di Pahlavanpur

I giardini di Pahlavanpur si trovano nella città di Mehriz, con un frutteto che occupa circa cinque ettari di estensione, risalente al periodo Qajar con strutture architettoniche costruite però nell’epoca Zand. Tra gli edifici presenti si contano una residenza estiva, un quartiere invernale, bagni pubblici e cucine.

Giardini di Akbariyeh

Il giardino di Akbariyeh si trova in un omonimo villaggio tra le montagne del Khorasan. Si compone di due antiche dimore, risalenti al periodo tra la fine della dinastia Qajar e l’inizio della dinastia Zand. L’edificio più antico, di due piani, apparteneva a Ibrahim Khan Shokat, mentre l’altro era utilizzato per questioni amministative dal figlio Shokat Al Molk. Il complesso aveva anche funzione residenziale. Oggi ospita una biblioteca, un museo di archeologia e antropologia, una casa da tè tradizionale e una scuola d’arte.

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