Che cosa vedere durante un viaggio in Mongolia? Questo paese sterminato ha moltissimo da offrire al viaggiatore occidentale che arriva qui lasciando a casa i pregiudizi.
Ecco i maggiori siti di interesse da inserire nel tuo itinerario, dalle città ai luoghi sacri, fino ai grandi parchi.
Ulaan Bataar, la capitale
Ulaan Bataar: la capitale più fredda del mondo ha cambiato nome diverse volte prima di assumere quello attuale nel 1924. La città combina abilmente tradizione e modernità, tanto che palazzi moderni e architetture dal vago sapore sovietico si affiancano alle ger tradizionali dei nomadi. Il centro e cuore pulsante della capitale è la piazza Gengis Khan da cui prende avvio il Viale della Pace (Enkh Taivny orgon Choloo) che attraversa Ulaan Bataar da un estremo all'altro, punteggiata da negozi, ristoranti, bar e caffè simili a quelli di qualsiasi altra metropoli moderna.
Ulaan Bataar è naturalmente il punto di partenza privilegiato per iniziare un tour della Mongolia, ma è anche un buon riassunto del paese in sè ed offre moltissime attrazioni interessanti, offrendo al visitatore ben otto musei, di cui alcuni con manufatti preistorici e ossa di dinosauro. A Ulaan Bataar si trova il Museo nazionale della Mongolia, che illustra con i suoi reperti la geografia, la geologia e la storia della Mongolia: esposti si trovano infatti animali imbalsamati e scheletri di dinosauri rinvenuti nel deserto del Gobi.
Parco Nazionale Gorkhi-Terelj
Ad 80 km da Ulaan Bataar, ci si imbatte nel primo grande parco nazionale della Mongolia, il parco nazionale Gorkhi - Terelj nella valle del fiume Terelj. Questo parco è molto amato sia turisti che dai mongoli stessi, in parte per la vicinanza alla capitale, in cui si concentra la maggior parte della popolazione, e in parte per la grande quantità di attività che si possono particare, dall'escursionismo al pattinaggio su ghiaccio e lo sci in inverno. Ma la grande attrazione del Parco Gorkhi Terelj restano le enormi rocce di granito , in particolare una formazione rocciosa che ricorda una gigantesca tartaruga.
Parco Nazionale Khustai
Il Parco nazionale Khustai (o Hustai) si trova a 100 km da Ulaan Bataar ed è celebre per la presenza del cavallo selvatico mongolo, il takhi, che convive tranquillamente con altre specie selvatiche della steppa, quali manul (gatti selvatici), cervi, gazzelle, cinghiali, lupo e lince.
Kharkhorin o Karakorum
harkorin rappresenta oggi quel che resta dell'antica capitale voluta da Gengis Khan nel tredicesimo secolo. Questa città, un tempo attraeva mercanti e lavoratori professionisti da tutta l'Asia, cadde in stato di abbandono con la fine dell'impero mongolo e la successiva distruzione operata dall'esercito manciuriano nel 1388. I resti dell'antica città furono impiegati per costruire l'Erdene Zuu nel sedicesmo secolo. Oggi c'è ancora una città chiamata Kharkhorin nei pressi del sito, ma nulla a che vedere con gli antichi fasti: si tratta di una cittadina in perfetto stile sovietico che tuttavia presenta alcuni servizi quali ristoranti a campi di ger per il pernottamento.
Monastero di Erdene Zuu
Sul sito dove un tempo sorgeva l'antica città din Kharkhorin, nel sedicesmo secolo fu eretto il meraviglioso monastero buddista di Erdene Zuu. Il complesso è circondato da mura e diversi stupa. Quasi distrutto completamente durante il periodo comunista, oggi il monastero presenta al visitatore solo tre templi principali e alcuni più piccoli, due tombe e la Golden Stupa, o Stupa dorata, la stupa più grande della Mongolia. Oggi il monastero non è più adibito a scopi religiosi, ma è stato riconvertito in museo.
Lago Hovsgol
Il lago Hovsgol (o Khuvsgul secondo alcune trascrizioni), si incontra viaggiando verso nord ed è una delle principali aree di interesse naturalistico della Mongolia. Questo lago è il più profondo dell'Asia centrale e regala paesaggi di rara bellezza al visitatori, essendo circondato da montagne spettacolari tappezzate da foreste.
Al suo interno si contano inoltre quattro isole lacustri e il lago stesso è diventato parco nazionale nel 1992. In questa località, si celebra il Festival del ghiaccio quando la superficie dell'acqua è ghiacciata. Durante questa manifestazione, che raduna turisti, nomadi e pastori, vengono particate molte attività all'aria aperta, tra giochi e competizioni. Il lago è inoltre famoso per la presenza di sciamani, che i viaggiatori più fortunate potranno incontrare.
Deserto del Gobi
Il deserto del Gobi occupa parte della Cina nord-occidentale e della Mongolia del sud ed è il quinto deserto più grande al mondo e il più grande in Asia. In esso sono stati rinvenuti important fossili, tra cui uova di dinosauro. Durante il Grande Impero Mongolo, questo deserto svolse un ruolo fondamentale, in quanto tappa di passaggio lungo la Via della Seta. Il Gobi si suddivide a sua volta in alcune macroregioni, tra cui il deserto del Gobi orientale, abitato dal celebre cammello battriano. La maggior parte del deserto del Gobi è rocciosa.
Bayan Zag o Flaming Cliffs
Bayanzag, nella Mongolia meridionale, è ciò che resta di un antico mare preistorico, dove sono stati rinvenuti important reperti. Questo luogo caratterizzato da formazioni rocciose dal suggestive colore rosso, fu battezzato Flaming Cliffs dall’esploratore americano Roy Andrew Chapman negli anni Venti. Bayanzag si trova ad 85 km dal parco nazionale Gobi Gurvan Saikhan ed è sicuramente una tappa meritevole di una visita.
Tsagaan Suvraga
La scarpata di Tsagaan Suvarga, anche nota come “stupa bianca” per via del colore delle sue rocce, si trova lungo il confine meridionale della provincia di Dundgovi. L’aspetto interessante di questo luogo è dato dalla sua somiglianza ad una città di pietra, effetto creato dall’erosione del vento nel corso dei secoli.
La Mongolia è ricca di siti di interesse, di sicuro un viaggio destinato a rimanere impresso nella memoria del visitatore per sempre.