Il Messico non è solo piramidi Maya e città coloniali, ma anche natura selvaggia, lagune nascoste, pozze d'acqua sotterranee e molta, moltissima fauna selvatica.
Per chi ama l'avventura, il Messico è davvero la meta ideale. Ecco la top 10 dei luoghi più wild di questo affascinante paese del centro America.
Isla de Espiritu Santo
Partiamo dalla Baja California Sur, non certo il primo stato che si visita quando si sceglie di fare un tour del Messico, eppure decisamente meritevole. Per via delle sue spiagge, del suo ambiente desertico, della sua fauna sottomarina e delle sue isole riserva della biosfera. La più degna di nota è l'isola di Espiritu Santo, a largo della costa di La Paz, la capitale dello stato, da cui si raggiunge facilmente in barca con un breve tragitto.
L'isola di Espiritu è lunga 19 km e larga 5, punteggiata da baie e insenature selvagge, disabitata da umani ma popolatissima da rettili, anfibi, uccelli e dalla brulicante fauna sottomarina che ne fanno uno degli ecosistemi più ricchi della Baja California.
Qui vivono indisturbati leoni marini, tartarughe, delfini, insieme a balenottere e squali nel periodo della migrazione. I visitatori possono scoprire questo ambiente unico e protetto facendo kayak, camping, snorkeling o lunghe escursioni. L'isola di Espiritu Santo è protetta dall'Unesco come riserva della biosfera ed è uno degli ambienti naturali meglio tutelati al mondo.
Cozumel
Se vi state godendo un soggiorno di sole e mare a Playa del Carmen, allontanatevi dalle folle e dalla movida, salite in barca e raggiungete l'isola caraibica di Cozumel. Amata dai turisti, apprezzatissima da chi pratica immersioni, questa isola nel Mar dei Caraibi vanta spiagge con pochi eguali al mondo.
C'è un solo villaggio, San Miguel, dotato di bar e ristoranti, tutto il resto è natura, tanto che l'oceanografo Jacques Cousteau la dichiarò nel 1961 uno dei luoghi migliori al mondo per effettuare immersioni. A partire da quel momento, i turisti arrivarono in quantità, senza però rovinare questo piccolo paradiso.
Nei suoi fondali vive infatti una meravigliosa barriera corallina, ma anche sulla terra ferma non mancano le attrazioni naturalistiche, tra cui il parco Chankanaab. Si possono effettuare escursioni nella foresta, magari incontrando le tartarughe. Solo il 6% dell'isola è urbanizzato: sta a voi scoprire il resto.
Barrancas del Cobre
Nel cuore della Sierra Tarahumara, all'interno dello stato di Chihuahua, svettano le magnifiche Barrancas del Cobre, i Canyon del Rame, più lunghi e profondi del Gran Canyon in Arizona. I dintorni sono abitati dalle comunità indigene Raramuri o Tarahumara, che hanno investito queste montagne di significati mistici, hanno abitato le pareti del canyon e hanno adattato il proprio stile di vita all'asprezza delle montagne.
Si possono esplorare i canyon con un piccolo treno tradizionale detto Chepe, che parte da Chihuahua e arriva a Los Mochis. La ferrovia, inaugurata nel 1961, attraversa gallerie e ponti in un viaggio che dura circa 14 ore regalando panorami da mozzare il respiro. Nella zona, ideale per praticare attività di ecoturismo, si presta a trekking, escursioni, birdwatching e camping, grazie ad una sierra che cambia colori e aspetto con il cambiare delle stagioni.
Non mancano hotel e servizi, alcuni molto basici e vicini agli usi e i costumi della popolazione locale. Le temperature in quota possono essere fredde, perciò occorre portare vestiti pesanti e, naturalmente, una buona macchina fotografica.
Canyon del Sumidero
Il Canyon del Sumidero è una gola stretta, protetta all'interno di un parco nazionale nello stato del Chiapas, a nord della città di Tuxtla Gutiérrez. La caratteristica interessante di questo canyon è la sua conformazione: pareti alte, che si snodano creando una U seguendo il percorso del fiume. A nord del canyon c'è la diga Chicoasen, utilizzata per la produzione di energia idroelettrica. Tutt'intorno, si dispeigano le foreste decidue, con pini e querce. Il canyon si visita perlopiù in barca, seguendo il fiume, salendo a bordo a Chiapa de Corzo.
Una nota storica: durante l'invasione dei conquistadores spagnoli, molti indios, per sfuggire agli invasori, si gettarono insieme nel canyon.
Cenotes dello Yucatan
I cenotes: se vi state preparando ad un viaggio in Messico, sicuramente ne avrete sentito parlare. Si tratta di grotte naturali riempite di acqua dolce che si sono formate per crolli della copertura calcarea. Nello Yucatan, lo stato dove sono più diffusi, ce ne sono addirittura seimila.
Il nome in lingua Maya significa pozzo sacro, ed in effetti per l'antico popolo i cenotes costituivano un'importante fonte d'acqua, tanto che i villaggi venivano costruiti nelle vicinanze. I Maya, inoltre, li ritenevano punti di accesso ad un mondo sotterraneo.
I cenotes sono tanti, diversissimi tra loro e molto belli. C'è Zacil-Ha, vicino a Tulum, poco turistico, in cui si può fare un tuffo. Vicino a Playa del Carmen c'è il Giardino dell'Eden, circondato da vegetazione tropicale. Il più famoso è però Ik-Kil Cenote, a breve distanza dalle piramidi di Chichen Itzà, un vero spettacolo per gli occhi, circondato da piccole cascate e piante esotiche.
Riserva della Biosfera delle farfalle monarca
Avete mai sentito parlare della migrazione delle farfalle in Messico? Se no, dovreste! Tra ottobre e marzo le farfalle monarca migrano dal Canada alle foreste di alta quota dello stato del Michoacán. Stiamo parlando di circa 300 milioni di farfalle che volano tutte insieme raggiungendo la riserva della biosfera delle farfalle monarca nella zona est del Michoacán, patrimonio Unesco dal 2008.
All'interno della riserva esistono quattro parchi aperti al pubblico, per permettere ai visitatori di assistere a questo spettacolo stupendo: Sierra Chincua, La Mesa, El Capulín ed El Rosario.
Balene del Mar di Cortes
In Messico si può andare anche... per vedere le balene! Ogni anno da maggio a dicembre le balene grige emigrano dalle fredde acque dell'Alaska alle ben più calde acque del Mar di Cortés in Baja California Sur, per questo, lo stato messicano è molto apprezzato anche per il whale watching. Gli avvistamenti migliori si effettuano nella laguna Ojo de Liebre, a Guerrero Negro, alla laguna di San Ignacio e nella Baia di Magdalena all'interno del Parque Ecológico Vizcaíno.
Queste balene si fanno ammirare lungo le coste del Messico soprattutto tra febbraio e aprile e qui danno alla luce i loro piccoli. Si lasciano avvicinare senza problemi dalle barche e dalle lance cariche di turisti che così possono vederle da molto vicino.
Per effettuare whale watching ci si affida ai tanti operatori locali, che effettuano uscite a bordo di barche o gonfiabili: le balene si avvicinano, saltellano fuori dall'acqua, a volte si lasciano persino toccare!
Parco nazionale di Sian Ka'an
Il Parco Nazionale Marino di Sian Ka'an è la riserva più importante del Messico ed è anche riserva della biosfera, composta da paludi, lagune, foreste e rovine Maya. Situata nello stato del Quintana Roo, ospita aironi, fregate, puma, ocelotti, scimmie, senza contare i coralli, i pesci tropicali, le tartarughe... per la ricchezza della sua fauna e della sua flora, è patrimonio dell'umanità dell'Unesco dal 1987. Copre sia la terra ferma che una porzione di mare caraibico, oltre a 23 siti archeologici Maya.
Nel parco nazionale di Sian Ka'an si possono vedere anche cenotes, o rilassarsi su spiagge bellissime di sabbia bianca.
Il clima è caldo umido, con possibilità di cicloni tra giugno e novembre.
Lago di Bacalar
La Laguna di Bacalar, chiamata dai Maya “Laguna dai 7 colori“, è una laguna nella località di Bacalar, affacciata sul Mar dei Caraibi, così chiamata per le diverse colorazioni della sua acqua che cambiano in base alle differenti profondità. Bacalar si trova nel Quintana Roo, a ridosso del confine con il Belize. C'è anche un lago di acqua dolce, a ridosso della costa, attorno a cui si stendono foreste di mangrovie, ma anche piccoli centri abitati.
Un vero angolo di paradiso, dove abbandonare ogni preoccupazione è davvero possibile.
Riserva della Biosfera di Calakmul
Il 15% dello stato di Campeche è ricoperto da una foresta che si estende dal Belize al Guatemala. Si tratta della Biosfera di Calakmul, che ospita il sito archeologico Maya di Calakmul, ma soprattutto moltissimi animali, tra cui 86 specie di mammiferi, che includono puma e giaguari.
Calakmul è anche protetta dall'Unesco e vanta oltre 1600 piante diverse. La grotta dei pipistrelli di Calakmul ospita fino a 5 milioni di pipistrelli. Questa e altre caratteristiche ne fanno un luogo di grande interesse turistico. Perciò, se amate la natura e passate per il Campeche, vale la pena considerare di fare una deviazione in questo gioiello della natura.