Il Laos è un paese asiatico meno conosciuto rispetto a Cina, Giappone e Thailandia, ma per questo non meno interessante. Scopri 5 curiosità sul Laos, ed esplora i luoghi più affascinanti di questo paese nel cuore dell'Asia.
Il mistero della Piana delle Giare
Una meta molto interessante per i visitatori che si recano nel Laos è da sempre la Piana delle Giare, o altopiano delle giare. Si trova nella provincia di Xieng Khuan ed è così chiamata perché qui sono state rinvenute ben 250 gigantesche giare di pietra di cui non si sa ancora nulla: né chi le ha costruite e posizionate qui, né a che cosa servissero.
Il Laos in tavola
Se state per partire per un viaggio in Laos, sappiate che l'elemento imprescindibile della cucina laotiana è il riso, cucinato con pesce d'acqua dolce, pollo, verdure, maiale, anatra, bufalo o manzo. I piatti sono spesso resi più saporiti dall'abbondante uso di succo di lime, peperoncino, coriandolo, citronella, aglio, menta, arachidi, succo di tamarindo, zenzero o latte di cocco.
Se vi recate nei pressi delle rive del Mekong, sarà facile che vi venga servito pesce gatto stufato, marinato o grigliato.
Da non perdere è il lao mok, a base di patè di pesce, oppure di funghi o pollo, ricoperto con foglie di banano. Famoso è anche il lao lao, un whisky di riso particolarmente forte e molto diffuso tra le popolazioni delle pianure, dove viene bevuto liscio, al massimo con un bicchiere d'acqua.
Ricordi dal Laos
Se durante il vostro tour del Laos volete acquistare un souvenir tipico che vi ricordi questo paese, passeggiando per i mercati locali avrete l'imbarazzo della scelta. I laotiani sono abili artigiani e non sarà difficile trovare pregiatissimi oggetti confezionati a mano da acquistare, tra cui abbigliamento in seta, oggetti scolpiti in legno, ceste intrecciate, vasellame di terracotta e i caratteristici cappelli di paglia.
Capodanno ad aprile
Le feste tradizionali laotiane sono legate all'alternarsi delle stagioni agricole e alle ricorrenze buddhiste. A differenza che in Occidente, l'anno nuovo inizia a metà aprile e viene celebrato con visite ai templi (a cui si portano offerte in dono), con pulizia delle case e bagni reciproci nelle strade in segno di purificazione.
A maggio invece si festeggia il Bun Bang Fai, la cui origine è da far risalire a epoche precedenti al Buddhismo: è "la festa dei razzi" e viene celebrata con marce e danze, oltre che, come indica il nome, dal lancio di razzi di bambù al fine di favorire le piogge.
Il bon ton laotiano
In Laos, prima di entrare in un tempio, occorre togliersi scarpe e calze in segno di rispetto e sedersi con le gambe incrociate a terra senza mai rivolgere la pianta dei piedi alle raffigurazioni di Buddha. Inoltre, i laotiani sono soliti esprimersi con un tono di voce molto basso.
I laotiani sono molto tradizionalisti, perciò è buona norma, quando si visita il loro paese, indossare abiti sobri e decorosi e le effusioni in luogo pubblico non sono gradite. Le donne non possono toccare un monaco e, in ogni caso, quando ci si rivolge ad un religioso è opportuno tenere il capo leggermente chino.
Quando si incontra un laotiano non gli si deve toccare la testa né stringergli la mano: per salutarsi c'è il nop, un gesto di congiunzione delle mani, e lo scambio del sabai dee, una formula che va bene per qualsiasi persona e momento della giornata.
Quando si entra in casa di un laotiano, ci si aspetta che vengano tolte le scarpe, che l'uomo si sieda con le gambe incrociate e che la donna tenga le gambe di lato. Se un laotiano di cui siete ospiti vi offre tè o frutta è buona educazione non rifiutare.
