Madrid è, allo stesso tempo, elegante e alternativa, rilassante e allegra, antica e moderna. Da un semplice villaggio, nel corso del tempo, divenne una città sempre più importante fino a essere scelta come capitale della corte regale da Filippo II, figlio di Carlo V, nel 1561. Segnata da guerre e dittatura, la città non ha mai comunque perso il suo fascino e, oggi, è una delle mete più belle e ⤑visitate della penisola iberica.
Ecco gli itinerari per un weekend a Madrid, organizzati per conoscere al meglio la città in 1, 2 o 3 giorni.
- Giorno 1: il cuore di Madrid
- Giorno 2: tra arte e verde
- Giorno 3: i quartieri alternativi
- Movida, comida e shopping: dove andare
Giorno 1: il cuore di Madrid
Se siete a Madrid solo per 24 ore, vi suggeriamo di visitare prevalentemente il centro della città. Partite dalla raffinata Plaza de Cibeles, dominata dalla fontana di Cibele, realizzata nel XVIII secolo, e il candido e neogotico Palacio de Comunicaciones, oggi sede del Comune.
Proseguite lungo Calle de Alcalá e, dopo esservi soffermati ad ammirare la bellezza mozzafiato del Metropolis, edificio dal gusto Art Nouveau inaugurato nel 1911, raggiungete la frenetica e animata Puerta del Sol, Km 0 di tutte le strade spagnola, iconicamente celebre anche per la statua dell'orso con il corbezzolo e l'insegna di Tio Pepe, storica marca di Sherry.
Da Plaza del Sol perdetevi nelle tante, tantissime strade e viuzze caratteristiche che la circondano. Recatevi, poi, nell’ampia e porticata Plaza Mayor, una delle più belle piazze di Madrid. Anticamente chiamata Plaza del Arrabal e sede del mercato cittadino, fu rimodernata, allargata e abbellita dall’architetto Juan de Herrera per volere di Filippo II nel 1580. Tra gli edifici che la abbracciano, risalta la Casa de la Panaderia, con le sue torri e i suoi affreschi a tema zodiacale.
Poco distante, si trova il barocco e imponente Palazzo Reale, realizzato intorno al 1764, sulle rovine dell’Alcazar, fortezza musulmana del IX secolo divenuta residenza di re e regine nel 1500 e andata distrutta a causa di un incendio durante la notte di Natale del 1734. Anche se i sovrani spagnoli non abitano qui, ma nel Palazzo della Zarzuela, questo splendido edificio, di 135.000 mq con oltre 3000 stanze, rimane luogo prediletto per le cerimonie ufficiali della corte ed è il più grande d’Europa nel suo genere.
Nei suoi interni, innamoratevi della ricchezza degli arredi e delle opere arte (imperdibili le sale del trono, degli Alabarderos, delle porcellane e degli orologi, i saloni del Banchetto e delle Colonne e la Galleria), curiosate nella Real Botiga, l’antica farmacia, e lasciatevi impressionare da armi e armature nella Real Armeria.
Di fronte al palazzo, si trova un altro must see di Madrid: la composita Cattedrale dell’Almudena, la cui storia è molto travagliata e le cui architetture rivelano influenze neoromaniche, gotiche/neogotiche, barocche e neoclassiche. La sua costruzione fu voluta da re Filippo IV nel 1624, ma, dopo anni di intoppi politici, problemi economici e scontri tra stato e chiesa, la sua costruzione iniziò effettivamente solo nel 1883 e, per la sua consacrazione, bisogna aspettare il 1993.
Giorno 2: tra arte e verde
Dedicate il vostro secondo giorno al cosiddetto “triangolo dell’arte” e ai meravigliosi musei di Madrid, che custodiscono alcune delle opere pittoriche e scultoree più importanti ed emozionanti del mondo. La costruzione del celeberrimo e visitatissimo Museo del Prado (gratuito tutti i giorni di apertura dopo le 18 o, domeniche e giorni festivi, dopo le 17) iniziò intorno al 1786, durante il regno di re Carlo III, ma, dopo diversi intoppi, modifiche e danneggiamenti, causati, ad esempio, dalla conquista francese e la guerra d’indipendenza, venne conclusa solo nel 1818.
La neoclassica e ricca pinacoteca fu inaugurata nel 1819 e oggi, all’interno delle sue sale, vi aspettano quadri dei maggiori geni creativi degli ultimi secoli, tra cui Goya, El Greco, Velázquez, Tiziano, Beato Angelico, Botticelli, Caravaggio, Mantegna, Raffaello, Rubens, Bosch, van Dyck, Dürer e tanti altri nomi eccellenti.
Se amate l’arte moderna e contemporanea, il Museo della Reina Sofia diventerà per voi una sorta di tempio mistico. Inaugurato nel 1992 nei locali di un antico ospedale del XVIII secolo, espone dei capolavori inestimabili e toccanti, tra cui la Guernica di Picasso, imponente e sofferente quadro realizzato nel 1937 in seguito al bombardamento dell’omonima città spagnola durante la sanguinosa guerra civile che stava dilaniando il paese dal 1936.
Tra gli altri artisti le cui opere impreziosiscono le sue pareti, ci sono, inoltre, Dalí, Gris, Miró, Tàpies, Klee, Braque, Magritte, Rothko, Lichtenstein, Fontana, etc. Ugualmente piacevole e rilevante, anche se non come quello della Reina Sofia, è il Museo Thyssen-Bornemisza, che custodisce opere che vanno dal Rinascimento all’epoca moderna.
Trai principali artisti esposti, ricordiamo Canaletto, Caravaggio, Ghirlandaio, Tiziano, El Greco, van Gogh, gaugain, Cézanne, Monet, Corbet, Manete, Munch, Picasso, Mondrian e Pollock. Durante la vostra giornata artistica, concedetevi anche una rilassante passeggiata nel florido e suggestivo Parco del Retiro, che, con i suoi 118 ettari di estensione, fu progettato intorno al 1630, mentre sul trono spagnolo sedeva Filippo IV.
I terreni furono donati al sovrano dal nobile Gaspar de Guzmán y Pimentel. Immersi nel verde, sdraiatevi sull’erba a sgranocchiare snack venduti da decine di piccole e colorate bancarelle, rilassatevi, fate un giro in barca nel lago antistante il possente monumento ad Alfonso XII (con tanto di colonne e statua bronzea del sovrano) e visitate l’incantevole Palazzo di Vetro, costruito nel 1887.
Giorno 3: i quartieri alternativi
Nel vostro terzo giorno a Madrid, godetevi le sue aree meno turistiche e respirate l’atmosfera più autentica e caratteristica della capitale. Tra i quartieri (“barrios” in spagnolo) più alternativi della città, spiccano Chueca, Malasaña e Lavapiés, tutti pieni di scorci spettacolari, locali colorati e affollati e movida inarrestabile.
Il primo è particolarmente amato dalla comunità LGBTQ, mentre il secondo, soprannominato “barrio de lasmaravillas” (“quartiere delle meraviglie”), pullula di locali rock, punk e reggae dove scatenarsi fino all’alba. Deve il suo nome ad una ragazza che combatté contro le truppe napoleoniche e fu giustiziata, Manuela Malasaña. Il terzo è un multietnico museo a cielo aperto della controcultura ed è animato da murales, centri sociali (“okupas” in spagnolo) e eventi culturali, artistici e di protesta.
Il centro di Lavapiés, che, nei secoli passati, era prevalentemente abitato dalla popolazione ebraica, era una fontana vicina ad una sinagoga. La fonte veniva usata per lavarsi prima di entrare nel luogo di culto e la sua funzione si convertì nel nome dell’area.
Poco fuori dal centro di Madrid, si trova una delle attrazioni più della città: il tempio di Debod, nel Parque del Oeste. Tempio egizio del II secolo a. C., dedicato al culto di Amon e Iside, fu donato alla Spagna delle autorità de Il Cairo come ringraziamento per il supporto ricevuto dalla nazione per la preservazione dei templi di Nubia e Abu Simbel.
Movida, comida e shopping: dove andare
Madrid vi travolgerà con i suoi locali, i suoi profumi, le sue architetture, i suoi colori e i suoi sapori. La meravigliosa e globalmente rinomata movida spagnola è irresistibile e, come vi abbiamo anticipato, Chueca, Malasaña e Lavapiés sono i quartieri migliori per passare ore spensierate e allegre, tra ottime tapas, buona musica e nuove (o vecchie) amicizie.
Molto attive sono, inoltre, le zone universitarie di Argüelles e Moncloa. Se cercate locali alla moda, vi consigliamo, invece, Calle Huertas e le eleganti strade nei pressi del Retiro. La discoteca più famosa è sicuramente il Teatro Kapital, ma molto affollate e divertenti sono anche il Gabana Club, l’Opium e il Fabrik. Madrid, però, non è solo movida: una vacanza nella capitale della Spagna vuole dire anche "buena comida", ossia "ottimo cibo". Le sue strade sono letteralmente piene di ristoranti che riusciranno a soddisfare tutti i palati, dai più raffinati e arditi ai più tradizionali.
Tra i migliori ristoranti, vi suggeriamo Boho, Lateral, Zielo e la Tita Rivera. Plaza de Santa Ana è tra le location più belle e ricercate per la cena, sia dai locali, sia dai turisti, che potranno ammirare anche il celebre, antico e adiacente Teatro Español. Per un pasto veloce e gustoso, invece, non lasciatevi scappare un saporitissimo “bocadillo de calamares” (“panino con i calamari”) al bar La Campana e/o le crocchette di baccalà di Casa Labra.
Il Mercato de la Cebada e quello di San Miguelsono, inoltre, altre due opzioni molto, ma molto raccomandate per godere della cucina spagnola. Madrid è perfetta, però, anche per fare shopping. La Gran Via, poco distante da Plaza del Sol, offre numerosissimi negozi, tra cui Primark, Zara (con prezzi minori rispetto all’Italia!!!), H&M e tanto altro.
Se cercate negozi più raffinati e haute couture, invece, scegliete il quartiere di Salamanca, con la sua "stilosa" calle Serrano. Per le appassionate del vintage, invece, il must see rimane Il Rastro, il mercato delle pulci più famoso e frequentato di Madrid, oltre che il più antico d'Europa.
Esso si tiene tutte le domeniche e i festivi. Tra le sue centinaia di bancarelle troverete di tutto, dai mobili all’abbigliamento, dalla bigiotteria ai libri. Prima di partire, quindi, lasciate un po' di spazio in ⤑valigia!!!
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