Avete scelto di visitare il Laos, il più incontaminato e selvaggio dei paesi del Sud Est asiatico? Ottima idea, sarà un’esperienza che vi cambierà la vita! Il vostro tour probabilmente partirà da Vientiane, la capitale sulle sponde del Mekong.
Immersa in una grande pianura adibita alla coltivazione di riso, questa sterminata città di circa 200mila abitanti comprende anche le aree metropolitane nei dintorni. Ecco una mini guida per non perdersi!
Dove si trova, lingua e abitanti
Vientiane si trova in Laos, sul confine con la Thailanda presso un’ansa del Mekong. In lingua lao viene chiamata Viangciàn, mentre il nome Vientiane è una storpiatura operata dai coloni francesi.
Il lao è la lingua ufficiale del Laos, anche se è parlata da circa la metà della popolazione, mentre il resto parla idiomi delle minoranze etniche. Un’altra lingua molto parlata nella capitale è l’inglese. Anche il francese, eredità coloniale, è abbastanza compreso e parlato: le vie di Vientiane sono indicate sia in lao sia in francese.
Cosa vedere a Vientiane
Le attrazioni di questa affascinante metropoli sono tante. Ecco le più significative.
Parco di Buddha
Il Parco di Buddha è un famoso parco contenente circa 200 statue buddiste e induiste raffigurati Buddha di varie dimensioni e in varie posizioni. Si trova a circa una ventina di chilometri da Vientiane, da cui è raggiungibile in autobus.
Il parco fu istituito nel 1958 dal religioso Luang Pu Bunleua Sulilat con l’intenzione di unire il credo buddista e induista mediante l’arte. La statua più imponente è quella di un Buddha sdraiato, lunga 40 metri.
Ho Pha Keo
L’Ho Pha Keo è un museo di arte sacra, che una volta era un tempio chiamato Wat Pha Keo, dedicato al Buddha di Smeraldo e risalente al sedicesimo secolo.
L’edificio, distrutto dai siamesi nel 1828, è stato ricostruito dai francesi negli anni Trenta rispettando le sue caretteristiche originali. All’interno del museo si possono ammirare immagini sacre, una stele buddista, manoscritti e un trono d’oro.
Patuxay
Il Patuxay è l’arco di trionfo edificato in onore dei caduti nella guerra per l’indipendenza dalla Francia, eretto tra il 1957 e il 1968. Si dice che ricordi l’Arco di Trionfo di Parigi, anche se il suo disegno è laotiano ed è decorato con raffigurazioni di creature mitologiche locali.
Il suo nome, romanizzato in varie versioni dall’originale laotiano, significa letteralmente “Porta della Vittoria”.
Pha That Luang
Il Pha That Luang è un complesso di templi edificato nel sedicesimo secolo vicino al centro di Vientiane, dedicato al Buddhismo Theravada. La cupola del complesso era un tempo ricoperta d’oro. Viene considerato come il più importante esempio di architettura religiosa in Laos e per questo dal 1991 è stato dichiarato emblema della nazione.
Fu fatto erigere dal re Setthathirat I, di cui è ancora visibile una statua che lo rappresenta seduto su un trono fuori dall’ingresso principale. Lo stile architettonico è quello tipico del regno di Lan Xang del quindicesimo e sedicesimo secolo, il periodo di massimo splendore dell’arte laotiana.
Nel That Lang si celebra annualmente la più grande cerimonia religiosa del Laos, che attira un gran numero di pellegrini. La cerimonia si svolge il quattordicesimo giorno di luna crescente nel plenilunio del dodicesimo mese laotiano. Il complesso comprende anche varie reliquie, la cui origine è dibattuta.
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