Seul, l'incantevole capitale della Corea del Sud, è una delle città più belle dell'Asia, una destinazione travolgente dove la perfetta fusione tra passato e futuro ha originato un società alla moda e tecnologicamente e architettonicamente avanzata, ma sempre attenta alla sua sua storia, ai suoi rituali e ai suoi costumi, che rimangono una parte integrante della comunità.
Come altre mete molto amate dell'Estremo Oriente, tra cui Singapore, Tokyo e Hong Kong, Seul offre panorami armoniosamente contrastanti, in cui si alternano vertiginosi grattacieli e templi colorati, musei e centri commerciali futuristici e pittoresche casette antiche, locali trendy ed affollati e ristoranti intimi e tradizionali, e così via.
Scopriamo insieme le esperienze da non perdere a Seoul nella Corea del Sud, questa splendidametropoli dai mille volti.
- Ammirare i templi, i palazzi e i quartieri più antichi
- Lasciarsi stupire costruzioni futuristiche
- Curiosare nei mercati tradizionali
- Assaporare la cultura gastronomica coreana
- Concedersi dello shopping frenato
- Rilassarsi lungo il Cheonggyecheong
Ammirare i templi, i palazzi e i quartieri più antichi
L'anima di Seul è antica e tradizionale e custodisce alcuni dei luoghi di interesse più belli ed emozionanti della città. Una delle attrazioni più suggestive della capitale è rappresentata dal vecchio "villaggio hanok" di Bukchon.
Con il termine "hanok" si indicano le piccole e graziose case tradizionali della Corea del Sud, realizzate in legno, fango, pietra e carta di riso e caratterizzate da tetti incurvati e scuri (generalmente neri) e da intimi giardini posti intorno alle strutture centrali.
Al loro interno, l'arredamento è elegante e tipicamente orientale: pavimenti di legno, futon, tavolini bassi, cuscini usati come sedie e pregiata carta hanji alle pareti. La fiabesca area di Bukchon, oggi composta da circa 900 casette, era abitata, tra il XIV secolo e il XX secolo, dalla classe dirigente della dinastia Joseon, la dinastia imperiale più longeva della Corea.
Alcune hanok sono state convertite in hotel, altre sono centri culturali con annessi laboratori di artigianato e altre ancora ospitano dei musei dedicate all'arte e alla storia della Corea, tra cui il Bukchon Asian Art Museum e il Museum of Korean Art. Il villaggio hanok di Bukchon si trova tra due dei palazzi reali più belli di Seul, il Gyeongbokgung e il Changdeokgung.
Il primo è la residenza simbolo della già citata e potente dinastia Joseon: immergetevi nella sua raffinata magnificenza, lasciatevi stupire dalle 330 costruzioni (con 6000 stanze complessive) che lo compongono, ammirate le stanze reali, la sala dei banchetti, la scintillante sala del trono e il sognante padiglione Gyeonghoeru, posto al centro di un lago di fiori di loto.
Nonostante la sua immortale bellezza, il palazzo Gyeongbokgung ha una storia molto travagliata: eretto nel 1394, venne quasi distrutto durante l'invasione giapponese del 1592 e ricostruito intorno al 1865, per poi essere nuovamente devastato durante l'occupazione giapponese del 1911. L'ultimo restauro risale al 1990 e i lavori hanno riportato il palazzo al suo antico splendore.
Il Palazzo Changdeokgung, sede del National Folk Museum of Korea, invece, è un'altra delle sontuose residenze della dinastia Joseon (con tanto di giardino segreto!) risalente al XV secolo. Magnifici palazzi a parte, Seul pullula anche di incantevoli templi, tra cui lo spettacolare tempio buddista di Bongeunsa, fondato nel 794 dal monaco Yeon-hoe, e quello, sempre buddista, di Jogyesa.
Costruito nel XIV secolo e riedificato, dopo un incendio, nel 1910, quest'ultimo è visitabile anche di notte, in un'atmosfera mistica ancora più accentuata dalle fioche luci che lo illuminano.
Lasciarsi stupire costruzioni futuristiche
Oltre ai magici luoghi di interesse antichi e tradizionali, Seul regala ai suoi visitatori anche la vista di numerose costruzioni moderne, molte addirittura audacemente futuristiche. Uno dei simboli della città è la N Seoul Tower, un'iconica torre delle telecomunicazioni situata sul monte Namsam. Alta 236, è stata completata nel 1971 e dagli anni '80 si è trasformata in una meta imperdibile per locali, turisti e curiosi, in grado di attirare decine di milioni di turisti l'anno, anche grazie alle tante attrazioni che offre al suo interno, tra cui un osservatorio astronomico, un laghetto (chiaramente artificiale) dei desideri, ristoranti, shop e caffè.
La N Tower è solo una delle tante innovative architetture che rendono la città un tempio d'avanguardia. Il nuovo Municipio, inaugurato nel 2102, ad esempio, è un palazzo dalla forme fantascientificamente ondulate, con gli esterni specchiati, giardino pensile e tante sale pensate per ospitare interessanti eventi culturali, mentre le Sebitseom sono delle isole galleggianti (di oltre 10 kmq complessivi): Gavit è dedicata alle arti performative, Chavital divertimento e all'intrattenimento e Solvit è una sorta di parco acquatico.
A Seul si trova anche il sesto grattacielo più alto del mondo (il terzo del continente asiatico), inaugurato nel 2017: la Lotte World Tower è alta ben 555 m, vanta ben 123 piani e si trova nei pressi del lago Seokchon e del Lotte World, un fiabesco complesso ricreativo con parco di divertimenti, cinema, centro commerciale, hotel e un museo dedicato alla cultura coreana.
Non siete ancora stanche di edifici ultramoderni? Non preoccupatevi, avete ancora tante spettacolari attrazioni da visitare, come il neofuturisticoDongdaemun Design Plaza, creato dalla visionaria e compianta regina dell'architettura Zaha Hadid.Il centro culturale, dalle forme sinuose e allungate, si dirama fino a comprendere una piazza, un parco che ingloba le mura dell'antica fortezza di Seul, negozi, locali, spazi artistici e un giardino "artificiale" con oltre 25.000 "fiori elettrici", illuminati a LED.
Curiosare nei mercati tradizionali
Una delle esperienze più incredibili che Seul regala è quella di passeggiare e curiosare nei suoi tantifolkloristici mercati, per scoprire e/o approfondire, anche attraverso dei gesti semplici come l'acquisto di prodotti locali, la cultura e le usanze del popolo coreano. Due sono i mercati che noi amiamo di più: quello di Gwangjang e quello di Namdaemun.
Il primo è un complesso chiuso composto da circa 5.000 stand, molti gastronomici, dove assaggiare il meglio dello street food e della cucina tipica coreana (vedi prossimo punto). Il secondo piano è occupato in prevalenza da negozi di abbigliamento, casalinghi e stoffe, pregiatissime e davvero, davvero meravigliose. Aperto 24 ore su 24, affollato quotidianamente da migliaia di visitatori e formato da circa 10.000 bancarelle, il mercato di Namdaemun è quello più grande, labirintico e travolgente della capitale, oltre che uno dei più antichi del paese: fu aperto, infatti, nel lontano 1414, durante il regno di re Taejong dei Joseon.
Qui potrete acquistare di tutto, dai capi tradizionali ai vestiti all'ultima moda, dal cibo agli utensili, dai mobili alle valigie, dalla gioielleria/bigiotteria ai giocattoli, dall'elettronica ai prodotti di medicina orientale. Ottimo è il ginseng rosso coreano che, grazie alla sua altissima concentrazione di vitamine e minerali, è in grado di aiutare la nostra salute psico-fisica, ridurre lo stress e aumentare la capacità di concentrazione. Provare per credere!
Assaporare la cultura gastronomica coreana
La cucina coreana è tra le più squisite dell'Asia e siamo sicure che ve ne innamorerete! Speziati e ricercati, i pasti coreani sono solitamente composti da riso al vapore, zuppe e diversi contorni, da servire insieme.
Tra i piatti più famosi ci sono il kimchi (verdure miste fermentate e condite con peperoncino rosso, aglio e zenzero), il bibimbap (riso, verdure, uova e - solitamente- carne, serviti in una ciotola di pietra molto calda e da mescolare) e l'osannato barbecue coreano, con le griglie incorporate o portate direttamente sulla tavola, per permettere ad ogni commensale di preparare il suo cibo.
"Celebrità" a parte, la cucina coreana è piena di tanti altri eccezionali (e spesso impronunciabili per noi occidentali) piatti, come il tteokbokki (gnocchi di riso cilindrici in salsa piccante), il chimaek (pollo fritto con birra), il pajeon (frittella rustica), il ganjang gejange(granchio marinato in salsa di soia), il japchae (noodles di patate servite con verdure saltate), il jjukumi(polpo marinato in salsa piccante) e il samgyetang (zuppa di pollo con ginseng).
Seul sarà una bella sorpresa anche per le più golose, che potranno gustare dolci come i gangjeong(riso soffiato caramellato), gli hotteok (frittelle paragonabili ai pancakes) e i dasik (colorati biscotti da tè dalla tradizione antichissima - legata al buddismo primigenio - che vanno preparati in almeno cinque tonalità diverse). Non avete già l'acquolina in bocca?
Concedersi dello shopping frenato
Una delle "attività" principali da praticare a Seul è lo shopping. La città è costellata di innumerevoli negozi, botteghe e centri commerciali che vi faranno perdere la testa e che vi permetteranno anche di "studiare" il senso della moda e della bellezza da un punto di vista non occidentale. Potrete fare acquisti in ogni zona della città, ma c'è un quartiere davvero imprescindibile per le "fashion addicted": Myeongdong!
Oltre ad avere una cattedrale cattolica e un teatro storico, Myeongdong è un'area vivace, affollata e "strapiena" di scintillanti negozi di brand più o meno conosciuti, più o meno costosi. Passeggiando per le sue strade e stradine, troverete boutique internazionali di lusso come Chanel, Luois Vuitton, Lacoste, Ralph Lauren, marchi amatissimi e più economici come H&M, Zara e Forever21, catene asiatiche o coreane di cui non potrete fare più a meno, come Shinsegae e Missha, atelier che promuovono stilisti locali e tanto altro ancora, più di quanto possiate immaginare!
Anche se non volete fare (troppo) shopping, visitare Myeongdong è un'esperienza assolutamente da non perdere, anche solo per respirare l'atmosfera più caotica e "invadente" di Seul, con colori accesi, giochi di luce, insegne pittoresche, musica che suona fuori e dentro i negozi, invitanti profumi di street food e promoter - spesso vestiti in modo buffo - che vi offrono sconti, campioni gratuiti o indicazioni!
Rilassarsi lungo il Cheonggyecheong
Il complesso del Cheonggyecheong è uno "spazio pubblico ricreativo" lungo 10.9 km costruito sulle sponde un omonimo torrente. Il corso d'acqua fu coperto da una superstrada nel 1968, durante lacorsa allo sviluppo economico postbellico (la penisola coreana, tra il 1950 e il 1953, è stata teatro di una sanguinosa guerra tra la Corea del Sud, appoggiata dagli USA, e la Corea del Nord, supportata da URSS e Cina).