Parma Capitale Italiana della Cultura 2020: 10 luoghi d'interesse

18 ottobre 2019

Dario Franceschini ha annunciato che sarà Parma la Capitale Italiana della Cultura nel 2020. Ecco i luoghi d'interesse da vedere assolutamente.

Piazza Duomo a Parma vista dall'alto
La nostra guida di Parma in dieci punti

Sarà Parma la capitale italiana della cultura nel 2020. Ad annunciarlo, il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, al termine dei lavori della Giuria di selezione, con una cerimonia pubblica presso la sede del Mibact a Roma. Una decisione votata all'unanimità della giuria di esperti, e che ha consentito alla città emiliana di vincere la concorrenza di Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso (le altre nove finaliste). Il sindaco Federico Pizzarotti aveva candidato Parma già nel 2016.

Ma quali sono le motivazioni che hanno portato a questa decisione? Scopriamole insieme, attraverso i dieci luoghi imperdibili, simbolo della città.

Piazza del Duomo

Un lato del Duomo di Parma
La Piazza del Duomo di Parma, fulcro artistico della città

In stile medievale, decentrata rispetto al traffico cittadino, è in realtà il fulcro architettonico della città. Vi sorgono infatti la Cattedrale di Santa Maria Assunta (il Duomo di Parma, appunto), il Battistero e il Palazzo vescovile. La Cattedrale vede una commistione di stili: facciata a capanna in stile romanico; interno romanico e rinascimentale (per interventi successivi), con cappelle laterali gotiche. Il Battistero, in stile romanico-gotico, fu eretto tra l'XI e il XIII secolo: decorato da Benedetto Antelami, come rivelato da un'iscrizione sulla facciata, rappresenta il punto di raccordo tra l'architettura gotica e l'architettura romanica che caratterizzano gli edifici dell'intera piazza.

Teatro Regio

L'interno del Teatro Regio
Il Regio di Parma, tra i principali teatri operistici d'Italia

Voluto dalla Duchessa Maria Luigia d’Asburgo-Lorena, moglie di Napoleone, il teatro fu progettato dall'architetto di corte Nicola Bettoli e venne inaugurato nel 1829 con Zaira, opera di Vincenzo Bellini su libretto di Felice Romani. In stile neoclassico, è considerato tra i principali teatri operistici d'Italia, insieme alla Scala di Milano e alla Fenice di Venezia. La facciata è caratterizzata da un colonnato ionico, con un'ampia finestra situata sulla sua porzione superiore. Quanto agli interni, la Sala del Foyer (con due file di quattro colonne) viene raggiunta attraverso l'atrio; quindi, si accede alla Sala del Ridotto (dove la Duchessa Maria Luigia d'Asburgo-Lorena assisteva agli spettacoli), alla platea, al loggione e, naturalmente, al palco.

Basilica di Santa Maria della Steccata

Gli interni della Basilica di Santa Maria della Steccata
La Basilica di Santa Maria della Steccata, con l'ultima opera del Parmigianino

Eretta nel XVI secolo, la basilica rientra fra il patrimonio dell'Ordine costantiniano. L'interno, con una pianta a croce greca che ricorda i progetti del Bramante per la Basilica di San Pietro, è opera di più maestri del Rinascimento parmense. Il sottoarco che sovrasta l'altare maggiore, invece, è l'ultimo lavoro del Parmigianino, autore anche delle due portelle d'organo a lato dell'entrata. La Basilica attualmente è anche sede del Museo Costantiniano.

Palazzo della Pilotta

Parco e Palazzo della Pilotta
Palazzo della Pilotta, al centro di Parma

Vero fulcro della città di Parma, il Palazzo della Pilotta è in realtà un insieme di edifici, sedi della Galleria Nazionale (con il Teatro Farnese, un tempo teatro di corte dei duchi di Parma e Piacenza), del Museo Bodoniano, della Biblioteca Palatina e del Museo archeologico nazionale. Il nome "Palazzo della Pilotta" deriva dal gioco della pelota basca, sport originario del Paese Basco, che i soldati spagnoli praticavano nel cortile del Guazzatoio, detto appunto della pelota.

Camera della Badessa e Cella di Santa Caterina

La volta della Camera della Badessa
La volta della Camera della Badessa affrescata dal Correggio

Situata all'interno dell'ex Convento di San Paolo, la Camera della Badessa Giovanna fu interamente affrescata dal Correggio tra il 1518 e il 1519. Le decorazioni del pittore riguardano la volta e la cappa del camino, con intrecci vegetali, scene con protagonista la Dea Diana e rimandi filosofici. La Camera della Badessa è altresì conosciuta come Camera di San Paolo. A fianco del giardino dell'ex Monastero si trova invece la Cella di Santa Caterina, con le sue pareti affrescate da Alessandro Araldi con due scene della vita della Santa: la disputa di fronte all'Imperatore Massimo e la scena di Santa Caterina e San Girolamo.

Cupola di San Giovanni Evangelista

La facciata della Chiesa di San Giovanni Evangelista
La Chiesa di San Giovanni Evangelista, appartenente all'Abbazia di San Giovanni Evangelista

Altra opera del Correggio, che ha interamente affrescato la Cupola di San Giovanni Evangelista con un ciclo di affreschi compiuto tra il 1520 e il 1524. Le scene rappresentano la visione di San Giovanni a Patmos (o, a seconda delle interpretazioni, il transito di San Giovanni); mentre, nei quattro pennacchi, sono raffigurati gli Evangelisti e i Dottori della Chiesa tra putti. La cupola appartiene alla Chiesa di San Giovanni Evangelista che, insieme al monastero e all'antica spezieria, forma il complesso benedettino dell'Abbazia di San Giovanni Evangelista.

Parco Ducale

Una statua e un tempio
Il Parco Ducale di Parma è il polmone della città

Polmone della città, è un parco storico di Parma, che si estende per un totale di 208.700 m². Situato nel quartiere Oltretorrente, fu progettato nella metà del XVI secolo. Tanti, gli edifici e i monumenti che si trovano al suo interno: il Palazzo del Giardino (del 1561) e il Palazzetto Eucherio Sanvitale, entrambi in stile rinascimentale; la Fontana del Trianon, la Serra degli Aranci e il Cancello monumentale di piazzale Santa Croce, risalenti al XVIII secolo; infine, del '900 il Teatro del Parco e le serre comunali, in stile liberty.

Auditorium Paganini

L'esterno dell'Auditorium Paganini
L'Auditorium Paganini, progettato da Renzo Piano

La costruzione più recente di questa lista, ma non per questo di minor fascino. Nato da un progetto dell'architetto Renzo Piano, l'Auditorium Paganini è il frutto del recupero delle strutture industriali dello zuccherificio Eridania, all'interno dell'omonimo parco. La sala può ospitare fino a 780 persone ed è ogni anno sede della stagione concertistica del Teatro Regio. L'auditorium è dedicato a Niccolò Paganini, chiamato a Parma dalla Duchessa Maria Luisa, moglie di Napoleone, per dirigere l'Orchestra Ducale.

Casa natale di Arturo Toscanini

La facciata della casa natale di Arturo Toscanini
La casa natale di Arturo Toscanini, adibita a museo

Al numero 13 di Via Rodolfo Tanzi, nel quartiere Oltretorrente, il 25 marzo 1867 nacque il Direttore d'Orchestra Arturo Toscanini. L'edificio, oggi adibito a museo, comprende la stanza d'ingresso, la stanza dove appunto nacque il direttore d'orchestra (con oggetti, foto di viaggi, ritratti e lettere di amici, tra cui quelle di Giuseppe Verdi e Maurice Ravel), la stanza del camino (con altri documenti che confermano i rapporti di amicizia tra il Maestro e le grandi personalità del suo tempo, come Albert Einstein), il cucinino e la stanza del pianoforte, con i vestiti, i costumi d'opera, i bastoni da passaggio, i cappelli del Maestro e il pianoforte Bechstein del tenore Aureliano Pertile, grande amico di Toscanini.

Piazza Garibaldi e Palazzo del Governatore

Piazza Garibaldi e la facciata di Palazzo del Governatore
Palazzo del Governatore, sede di mostre temporanee

Piazza Garibaldi è il cuore della città. Il Palazzo del Governatore, costruito tra la fine del XIII secolo e gli inizi del XIX, occupa l'intero lato settentrionale della piazza. La sua facciata, di colore giallo, è caratterizzata da un'alta torre centrale in stile barocco, con una campana e un grande orologio con, al di sotto, una meridiana. Il resto dell'edificio, invece, presenta caratteristiche neoclassiche. Il palazzo è oggi sede di mostre temporanee.

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