Sarà dedicato ai lavori del celebre stilista francese il nuovo Musée Yves Saint Laurent Marrakech (mYSLm) che aprirà i battenti a Marrakech, Marocco, questo autunno. La città marocchina è celebre anche per i colorati Jardin Majorelle, un complesso di fontane ed edifici giallo e blu acceso, dove riposano le ceneri dello stilista innamorato di Marrakech. Il nuovo museo dedicato ad Yves Saint Laurent ospiterà una ricca selezione di capolavori provenienti dalla Fondation Pierre Bergé, con cinquemila capi d’abbigliamento, 15mila accessori di haute couture e moltissimi disegni.
Il Museo di Yves Saint Laurent
L’edificio del museo è stato progettato dagli architetti francesi di Studio KO, si espande su una superficie di 4000 metri quadrati vicino ai Jardin Majorelle e accoglie spazi per esposizioni permanenti e temporanee, un auditorium, una libreria, un ristorante con terrazza ed una biblioteca.
Il complesso è costruito secondo uno stile che si ispira all’architettura marocchina tradizionale e contemporanea, combinando diversi materiali tra cui terracotta e cemento, come spiega il team di Studio KO:
L' inaugurazione è prevista per ottobre, in coincidenza con l’apertura di un altro museo dedicato ad Yves Saint Laurent a Parigi, al numero 5 di Avenue Marceau, presso la sede della Fondation Pierre Bergé – Yves Saint Laurent. Così raccontava Pierre Bergè, recentemente scomparso, ex compagno di vita di Yves Saint Laurent e cofondatore dell’omonima maison, il loro rapporto con la città di Marrakech:
Che cosa vedere a Marrakech
La visita al museo può essere un ottimo pretesto per una fuga tra amiche quest’autunno proprio nella città di Marrakech: oltre al Jardin Majorelle, ci si perde nei mercati della gigantesca piazza Jamaa el Fnaa, che nel pomeriggio si riempie di venditori, chiromanti, ballerini e cantastorie, o si ammirano le stupende architetture del Minareto Koutoubia, della Madrassa Ali Ben Youssef e del Palazzo Bahia.
E la sera? Ci si rilassa nelle riad, le vecchie dimore tradizionali marocchine con giardini interni riconvertite in hotel. C’è Jnane Adia, un resort che combina armoniosamente le antiche tecniche di costruzione marocchine alle forme moderne e dove tutto ruota intorno ad una maestosakaidal, una tenda tradizionale marocchina, che ospita la sala ristorante. Oppure, c’èRiad Si Siad con sette suite disposte su due piani, decorata in oro e crema con le tradizionali piastrelle del Marocco, dotata di piscina jacuzzi e hammam.