Smarrirsi tra i labirintici, stretti e suggestivi vicoli del Marocco è un'esperienza da fare assolutamente nella vita. Il vostro senso dell'orientamento potrebbe confondervi e condurvi dalla parte opposta della vostra destinazione, ma non vi preoccupate: il luogo che scoprirete sarà altrettanto meraviglioso. Lo stato monarchico, a maggioranza musulmana e indipendente dal 1956, è una delle destinazioni più affascinanti del Maghrebe di tutta l'Africa e promette una vacanza da sogno. Leggete i nostri consigli per un viaggio in Marocco e cominciate a preparare la valigia!
- Quando andare in Marocco
- Cosa vedere: arte, architettura e paesaggi
- Da Marrakesh al deserto
- Costi e proposte di viaggio
Quando andare in Marocco
Il Marocco è una meta godibile in qualunque periodo dell'anno, ma, a causa delle estati particolarmente afose e il caldo che potrebbe rivelarsi sfiancante, i periodi migliori sono quelli primaverili e autunnali, quando le temperature sono piacevoli ma non eccessive. Dalle maggiori città italiane ci sono tanti voli giornalieri e diretti, con diverse compagnie aeree, tra cui Alitalia, Royal Air Maroc, Ryanair e Easyjet. Il costo per un biglietto a/r può essere molto basso e, con le giuste offerte, scendere addirittura sotto i 50 euro.
Cosa vedere: arte, architettura e paesaggi
Il Marocco è un paese ricco di attrazioni, monumenti e luoghi d'interesse, dal deserto al mare, dalle città imperiali ai centri più umili e rustici. Nonostante la commistione di stili di epoche differenti e le vistose differenze tra le varie aree territoriali, in generale, la raffinata composizione architettonica del paese rivela diversi punti in comune. Tra gli edifici più caratteristici e iconici, ci sono le moschee, che seguono specifici parametri di costruzioni: tutte, ad esempio, devono avere un Mihrāb (una nicchia) rivolto in direzione de La Mecca e della Ka'ba, e le sole decorazioni permesse sono essenzialmente fitoformi o calligafriche, perché nell'Islam è vietata la raffigurazione di immagini divine, umane e animali.
Tra i luoghi di culto più famosi del paese, ci sono sono la moschea di Hassan II a Casablanca, la quale, costruita per volere del re tra il 1980 e il 1993, è la terza più grande al mondo, e l'elegante moschea Kairaouine, risalente al IX sec., di Fès. Il cuore dei centri marocchini è rappresentato dalle medine, ossia i quartieri delle città vecchie: sono circondate da possenti mura e composte da dedali di stradine e vie piene di colori, profumi e voci. Le medine custodiscono alcune delle attrazioni artistiche più belle del paese, come, citando solo pochi esempi, la Djemaa el-Fna, la grande, vibrante e rumorosa piazza centrale di Marrakech; le ipnotiche case bianche e azzurre di Chefchaouen; la porta imperiale Bab el-Mansour, con stupendi mosaici e decorazioni, di Meknès; il complesso universitario, probabilmente il primo al mondo, di Fès, la più antica delle città imperiali.
I souk, i variopinti e caotici mercati, sono elementi architettonici e commerciali fondamentali del Marocco, e, pur essendo generalmente divisi in settori definiti, possono apparire leggermente disorientanti. Il loro pittoresco incanto, però, vi rimarrà impresso.
I prodotti più pregiati e costosi, come oro, gioielli, tappeti, profumi, ceramiche, libri, oggettistica in legno o tessuti sono più vicine al centro, mentre alimentari, bestiame o pelli si trovano in prossimità delle mura. La frutta secca, le spezie e le erbe, in primis thé e "ras el hanout" (un mix - ottimo per preparare il cous cous - di oltre 30 piante diverse, tra cui noce moscata, cardamomo, curcuma e lavanda) sono alcuni dei “souvenir gastronomici” da acquistare assolutamente durante la vostra visita.
Altre strutture marocchine tipiche sono i riad, ossia stupendi palazzi destinati all'élite locale, molto diffusi nelle città imperiali come Rabat, Marrakech, Meknès e Fès. La loro planimetria ha origini antiche ed era già in uso nell'VIII sec., durante la dinastia degli Idrisidi: il centro di queste residenze nobiliari è un cortile interno con giardini e spesso fontane, per cui la parte centrale del tetto è lasciata scoperta. Questi edifici, apparentemente semplici dall'esterno, nascondono preziose decorazioni in ceramica, maioliche, balconi in ferro battuto e archi. La maggior parte dei riad ospita attualmente hotel e ostelli, i cui costi variano molto in base al tipo di servizio offerto e possono andare da 20 ad oltre 200 euro.
Nelle città e nei paesini lungo le rotte carovaniere, si trovano i funduq, degli antichi laboratori artigianali che svolgevano anche la funzione di locande, favorendo, oltre la circolazione di svariate merci, anche lo sviluppo culturale ed artistico. Marrakech, attualmente, ne conserva il maggior numero, quasi 150, soprattutto in Place Bab Ftueh e Rue Mouassine. Imperdibili sono, inoltre, i ksour e le qasba, costruzioni in argilla e paglia tipiche dell'architettura berbera. Si distinguono per il loro sublime color ocra, che si confonde con le sfumature della terra su cui sorgono. I primi erano impenetrabili roccaforti soprattutto di uso militare, circondate da un muro con quattro torri, in posizioni geograficamente elevate ed arroccate, mentre le seconde erano dei villaggi fortificati con funzione commerciale. Solitamente, nei pressi di tali agglomerati, si sviluppavano le mellah, quartieri anticamente riservati alla popolazione ebraica, la quale, già prima del XIII sec., diversamente dall'Europa, era tollerata e godeva di diritti e libertà di commercio.
La valle del Dades e la Valle del Draa sono aree privilegiate per ammirare la maestosa finezza di questa opere: in zona ci sono lo ksour di Tamnougalt, uno dei più antichi del paese, quello di Ait Arbi e le qasba di Ait Benhaddou e di Taourirt, vicino Ouarzazate, di cui vi diremo più avanti.
Da Marrakesh al deserto
Marrakech è una realtà avvolgente e vi stupirà con i suoi vivaci colori, i suoi suadenti odori, le sue caotiche viuzze e i suoi armoniosi contrasti tra tradizione e modernità. Soprannominata “la città delle palme”, “la città rossa” e “ la perla del sud”, venne fondata intorno al 1062 da Abu Bakr ibn Umar, emiro degli Almoravidi.
Le attrazioni da non perdere sono tantissime. La già citata piazza Djemaa el-Fna, Patrimonio orale e immateriale dell'UNESCO, è l'anima fiabesca e frenetica di Marrakech, una sorta di teatro circense all'aperto, con giocolieri, donne (spesso velate) che realizzano i tradizionali tatuaggi all'henné, incantatori di serpenti, maghi, danzatrici del ventre, musicisti, acrobati e venditori ambulanti.
Al calar della sera, la realtà si anima ulteriormente: decine e decine di ristorantini aprono i loro gazebi ambulanti e sistemano panche e tavolini, dove mangiare e ammirare stupiti il via vai, le luci e il trambusto dell'area. Dalla piazza si diramano miriadi di stradine, piene di negozietti, souk, moschee e riad. La quotidianità marocchina è serena e confusa allo stesso tempo: cercate di coglierne e apprezzarne i vari dettagli. Osservate i gatti sornioni e affettuosi che riposano placidamente tra le bancarelle, i bambini che corrono felici, le ragazze in sgargianti abiti tradizionali, con gli occhi meravigliosamente truccati con l'henné, che passeggiano, gli uomini che bevono il classico tè alla mentae così via.
Tra i monumenti di maggiore interesse ci sono, poi, la Medersa di Ali ben Youssef, una scuola coranica del XIV secolo il cui stile è influenzato dalle linee ispano-moresche, la bellissima moschea Koutoubia, il Palais de Bahia, con i suoi meravigliosi soffitti dipinti e intarsiati e le sue raffinate decorazioni, le maestose Tombe dei Saaditi, lo splendido e panoramico Palazzo el-Badi e i rigogliosi Jardin Majorelle, giardini donati alla città da Yves Saint Laurent, le cui ceneri riposano proprio in questo luogo. Al celebre stilista, che amò moltissimo il Marocco, Marrakech ha recentemente dedicato un meraviglioso museo, dando alle fashion addicted una ragione in più per visitare questo stupendo paese.
Se avete tempo, concedetevi una delle esperienze più rilassanti e autentiche del Marocco: l'hammam, i tradizionali bagni di vapore, a cui potrete aggiungere massaggi, gommage e altri piacevoli e ringiovanenti trattamenti di bellezza. I costi sono molto variabili e vanno da pochi euro a oltre 70€. Tra gli hammam storici ed economici, ci sono il Dar el-Bacha e il Bab Doukkala, mentre, per esperienze “regali” e lussuose, è più che consigliata La Maison Arabe, che è anche un rinomato luxury hotel.
Una volta lasciata Marrakech, vi aspetterà la magia, incredibile e difficile da descrivere a parole, del deserto. Sulla strada per raggiungerlo, attraverserete l'Alto Atlante, parte della famosa catena montuosa africana dell'Atlante, e la Valle di Zat, tra fichi, palme, pioppi, terra brulla e aree verdeggianti.
Nella Valle del Dadès, visitate Ouarzazate. La città, costruita nel 1928 come avamposto francese, conserva la Qasba di Taourirt, dal nome dell'antico villaggio berbero vicino a cui fu eretta. Una parte di questa fortezza del XVIII sec. è ritornata al suo antico splendore grazie a un restauro promosso dall'UNESCO, mentre altre zone della cittadella sono ancora abitate da locali.
Gli amanti del cinema hanno una ragione in più per fermarsi a Ouarzazate: dagli anni '50, infatti, sono in funzione gli Atlas Film Corporation Studios. Nella già citata Qasba di Taourirt, in quella vicina di Ait Benhaddou e in set appositamente costruiti sono stati girati numerosi film, tra cui pietre miliari come “Laurence d'Arabia” (1962) di David Lean, “Star Wars” (1977) di George Lucas, “Il tè nel deserto” (1990) di Bernardo Bertolucci, “Kundun” (1997) di Martin Scorsese e “Il Gladiatore” (2000) di Ridley Scott.
Proseguendo verso est, si apre la Valle del Draa, resa fertile dall'omonimo fiume, il più lungo del paese (circa 1200 km). Il panorama del territorio è roccioso e arido, ma, ogni tanto, verdi oasi con palme da dattero, arbusti fioriti e inaspettate capre arrampicate nei luoghi più insoliti, rallegrano il paesaggio.
Zagora è la città-avamposto alle porte del Sahara, meta ricercata da migliaia di viaggiatori che vogliono visitare il deserto. Per perdersi completamente in una magia di sabbia, però, consigliamo di raggiungere la meno turistica M'Hamid e inoltrarvi fino a Erg Lehoudi, Erg Chebbi o Erg Chigaga, al confine con l'Algeria. Passate la notte in un bivacco semipermanente Tuareg: è così che la favola del Marocco vi conquisterà in maniera indelebile.
Nel deserto, giocherete a nascondino con le dune e con il vento si diverte a modificare le loro forme, vi ritroverete circondati da un silenzio inusuale e poetico, cavalcherete simpatici dromedari o cammelli e passeggerete in un'immensità straniante, vi renderete conto che nel firmamento risplendono più stelle di quanto avreste mai immaginato. Il cielo cittadino, illuminato dai lampioni, e le costruzioni umane vi sembreranno quasi insignificanti rispetto all'affresco cosmico che il deserto del Marocco riesce a comporre. Semplicemente, da togliere il fiato.
Costi e proposte di viaggio
Il Marocco è una destinazione relativamente economica e facilmente raggiungibile. È possibile organizzare viaggi organizzati e alternativi e, affittando una macchina, spostarsi facilmente da una meta all'altra. Le aree turistiche del paese sono sostanzialmente sicure e il pericolo maggiore e più frequente per i turisti, come, del resto, in gran parte del mondo, sono furti e borseggi.
Siate comunque accorte quando uscite, non recatevi in zone malfamate o isolate e rispettate le regole locali di comportamento quando visitate luoghi religiosi. Sono sconsigliati, invece, i viaggi nell'area del Sahara Occidentale e ai confini con la Mauritania e al confine meridionale con l'Algeria. Se non avete voglia di una vacanza fai-da-te, ci sono innumerevoli opzioni di viaggi organizzati.