È da un po’ che ci state pensando, ma non avete ancora trovato il coraggio di prenotare quell’aereo. Andare in Iran in vacanza è un’idea che vi suscita perplessità e vi fa temere per la vostra sicurezza. Eppure, lentamente, il paese sta cambiando. Dopo la fine delle sanzioni e la vittoria del gruppo riformista, un viaggio in Iran permette di scoprire una cultura antica, ospitale e ricca di sorprese, leggermente diversa dall’immagine oscurantista offerta dai media.
Le sue città sono una più bella dell’altra (Teheran, Isfahan, Yazd, Shiraz) e le sue moschee sono ipnotiche. Ma ci sono anche il deserto, le montagne e i resti dell’antica popolazione iranica. Andare in Iran adesso, prima che diventi meta del turismo di massa (sì, sta diventando una destinazione sempre più popolare) significa scoprirlo quando non ha ancora perduto la sua natura autentica.
Certo, è un paese pieno di contraddizioni. Facebook e Whatsapp non funzionano, ma Instagram sì. Le donne in Iran devono portare obbligatoriamente il velo ma si truccano e si vestono con estrema cura. Per visitarlo, occorre portare i soldi in contanti (euro e dollari) perchè le carte di credito non sono valide. Se aspettate solo una ragione per partire, noi qui ve ne diamo addirittura dieci.
1 - Ha una storia millenaria
L’Iran una terra che vanta una civiltà tra le più antiche al mondo. Si calcola che i primi insediamenti risalgano a 100 mila anni fa. Tutti i grandi popoli dell’antichità sono passati di qui: Assiri, Babilonesi, Medi, Parti, Sassanidi. Di qui passò soprattutto Ciro il Grande, fondando il grande impero persiano.
Il figlio Dario diede inizio alla costruzione della grande città di Persepoli, poi distrutta da Alessandro Magno prima ancora di essere completata, e di cui oggi si ammirano i resti. Nell’antica città di Pasargade si può vedere la tomba di Ciro, nel sito archeologico di Naqsh-e Rostam quelle di Dario I, Serse e Artaserse e le tombe dei re achemenidi scavate nella roccia.
2 - È un paese sorprendentemente ospitale
Appena arrivati, rimarrete colpiti dal sorriso della gente. Ed è qualcosa che, dopo tutto quello che avete sentito sull’Iran, decisamente non vi aspettavate. Gli iraniani sono persone incredibilmente ospitali, soprattutto con i turisti stranieri.
La cultura iraniana si fonda sul ta’aroof, una serie di norme non scritte, codici ed espressioni standard, che regola i rapporti tra le persone.
Ciò significa che per un iraniano l’ospite va trattato con grande riguardo, offrendo tutto ciò che si può offrire e che l’ospite sa di dover rifiutare. Almeno tre volte, si dice, poi, se l’interlocutore non cede, si è tenuti ad accettare.
3 - Non è un paese pericoloso…
Andare in Iran è pericoloso? No, non lo è. Come già vi abbiamo detto, la gente del posto è ospitale e sempre pronta ad aiutarvi e non si corrono rischi se non si esce dai normali itinerari turistici.
Durante il vostro viaggio in Iran ricordate di vestirvi in maniera consona alle norme di comportamento islamiche: abiti e pantaloni lunghi, foulard che copra il capo per le donne, pantaloni lunghi per gli uomini. Ricordate anche, per rispetto, di coprire le braccia nei luoghi sacri. In generale, gli stranieri non corrono pericoli nel visitare l’Iran.
L’attività della “polizia religiosa” si concentra infatti soprattutto sui residenti, in particolare durante l’ashura e il ramadan, ma è molto raro che i turisti vengano sorvegliati.
4 - ...e men che meno povero!
Se pensate che sia un paese povero, vi ricrederete: al di fuori dalle grandi città, la vità è molto semplice ma non è raro vedere negozi di lusso o “supercar” nel centro di Teheran. Per farsi un’idea del tenore di vita dei giovani iraniani ricchi, basta dare un’occhiata alla pagina Facebook “The Rich Kids of Tehran”.
5 - Le sue architetture sono mozzafiato
In nessun altro luogo al mondo esiste un’architettura come quella dell’Iran. Se non vi bastano i colori e le decorazioni del palazzo Golestan a Teheran, lasciatevi incantare dalla Moschea Nasir Ol Molk di Shiraz e dalle sue vetrate multicolori, dalla moschea Jameh di Yazd con i suoi minareti altissimi, dalla moschea di Loftollah a Isfahan abbellita da ricche maioliche.
Nella provincia di Isfahan si trova il meraviglioso ponte Khaju con 23 arcate, suggestivo da ammirare di sera, quando è illuminato. Sempre ad Isfahan, da non perdere c’è anche il maestoso palazzo Ali Qapu, affacciato su una grande piazza, che un tempo era residenza degli Scià di Persia.
6 - La sua cucina è davvero curiosa
Che cosa si mangia in Iran? Tra i prodotti tipici iraniani c’è il riso di tipo basmati, cotto al vapore e condito con salse. Di norma viene servito in grandi porzioni in presenza di ospiti, dal momento che la cucina iraniana è strettamente legata al senso dell’ospitalità tipico della cultura persiana.
Abbondante nella cucina iraniana è l’uso delle spezie. Gli ingredienti vengono distinti in caldi e freddi in base al loro contenuto calorico e ai diversi effetti sull’organismo (e non in base all’effettiva temperatura). Una dieta bilanciata deve contenere entrambi. I pasti terminano solitamente con il dolce e con il tè, altro elemento immancabile sulla tavola di un iraniano, oltre al pane (naan), delizioso e cucinato in diverse versioni.
7 - L’artigianato è unico al mondo
Se durante il vostro viaggio in Iran avrete voglia di portare a casa con voi qualche souvenir tipico, avrete l’imbarazzo della scelta su che cosa comprare.
L’artigianato iraniano è molto ricco e variegato, eredità della tradizione persiana. Accanto alle preziose ed elaborate ceramiche, nei bazar si trovano anche i famosi tappeti persiani, estremamente ricchi di colori e figure, realizzati a mano da abili tessitori, sicuramente i tappeti più belli al mondo.
C’è poi l’arte del Khatam, la decorazione del legno con piccoli pezzi di metallo, osso e legno creando piccole figure geometriche. C’è quella zia che storce sempre il naso di fronte ai vostri regali? Portatele un souvenir intarsiato dalla vostra vacanza in Iran: non avrà di che lamentarsi.
8 - I suoi giardini sono patrimonio Unesco
Non solo splendide architetture e piazze, l’Iran vanta anche giardini da favola. Nove sono patrimoni Unesco: il giardino di Pasargad, il giardino di Eram, il giardino di Chehel Sotun, il giardino di Fin, il giardino di Abbas Abbad, il giardino di Shazdeh, di Mahan, di Dolat Abad, di Pahlevanpoor e il giardino di Akbarie.
Il giardino di Fin, a Kashan, risale all’epoca Savafide e al suo interno abbraccia una casa del diciannovesimo secolo (Taba-Tabai), la casa di Boroujerdi e la Moschea del venerdì.
Il giardino di Eram si trova invece a Shiraz: in persiano, il suo nome completo (Bagh Eram) significa “giardino del paradiso”, risale al ventesimo secolo e comprende un magnifico palazzo in stile Qajari.
9 - I voli dall’Italia costano poco
Sì, prenotare un volo dall’Italia per l’Iran è abbastanza economico. Il periodo migliore per andare in Iran è la primavera, soprattutto il mese di aprile. I voli da Milano o Roma a Teheran si aggirano su una media di 250 euro tra andata e ritorno nei mesi primaverili. In linea con le destinazioni europee nello stesso periodo.
Anche l’autunno è un buon periodo per visitare l’Iran, in particolare il mese di ottobre. Se state pensando ad una vacanza in Iran, iniziate a cercare i voli per il prossimo autunno.
10 - È una meta insolita (ma è sulla bocca di tutti)
Dite la verità, quante persone conoscete che sono andate in vacanza in Iran? Probabilmente un paio, o nessuno. Noto più che altro per via delle notizie che compaiono sui media relative alla situazione politica del Medio Oriente, fino a poco tempo fa si sapeva poco invece della sua ricchezza culturale.
Questo paese ricco di fascino è stato scoperto solo recentemente dal turismo internazionale, ma promette di diventare presto una meta ambita. Tanto vale andare in Iran adesso, quando i prezzi sono ancora convenienti e i siti storici non sono ancora invasi da orde di turisti.