Chi parte per un viaggio non è mai la stessa persona che è partita. recita un proverbio cinese. E di certo non si torna uguali dopo un viaggio in Indonesia, paese composto da oltre 13mila isole, ciascuna diversa dalle altre per conformazione, paesaggi, gastronomia e tradizioni.
Scopriamo di più su questo paese complesso, dove la natura regna ancora sovrana.
1. Che cosa comprare: il batik e non solo
L'Indonesia e Bali sono particolarmente famose per i loro prodotti artigianali di pregiata fattura, specialmente quelli tessili. Viaggiando tra le varie isole avrete modo di notare la varietà della produzione locale, che si differenzia in base ai diversi gruppi etnici. Famoso è il batik, ovvero l'arte di ricoprire di cera i tessuti, che vengono poi tinti con colori sgargianti. Questa pratica, diffusa in particolare a Yogyakarta e Giava, non è tuttavia la sola degna di interesse. Sono infatti rinomate anche le stoffe ikat di Flores (vedi immagine sotto), ovvero tessuti colorati con raffigurazioni allegoriche, o i coltelli e le spade tradizionali impreziositi con gioielli che vengono chiamati kris.
2. Che cosa vedere l'incredibile vulcano Iljen
Giava si trova il vulcano Ijen, il cui cratere contiene una miniera di zolfo fuso, dall'aspetto di un lago che emana un odore particolarmente sgradevole. Al suo interno lavorano incessantemente dei minatori che ogni giorno arrivano ad estrarre fino a 90 chili si zolfo, il quale si forma dagli sbuffi del vulcano, che emette un liquido rosso misto a vapore che si solidifica con l'aria.
3. Che cosa mangiare: l'Indonesia in tavola
Che cosa si mangia in Indonesia? Premesso che la cucina varia da isola ad isola, si mangia soprattutto riso, accompagnato a carne, pesce, frutta e verdura. Il nasi goreng è il piatto nazionale: si tratta di riso bollito, fritto con verdure, carne, pesce, uova e gamberetti. Il mi goreng è molto simile, è preparato con gli stessi ingredienti, ma con i noodles al posto del riso. A Giava si mangia soprattutto pollo fritto, speziato e bollito con crema di cocco, o igudeg, frutti dell'albero del pane bolliti. Questi piatti sono poi generalmente servito con pelle di bufalo bollita con salsa di peperoncino.
Altre pietanze diffuse sono il soto, a base di carne e verdura piccante, e il bakmi goreng, pasta cinese con uova e granchi. Se non sei troppo schizzinoso nella zona di Manado potrete persino assaggiare la carne di cane con spezie, peperoni, topo selvatico e pipistrelli. Lasciati poi tentare dai gustosissimi frutti tropicali dai nomi esotici: il cirimoia, il durion, la guava, il jackfruit, il rambutan, solo per citarne alcuni.
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4. Da conoscere: le superstizioni di Bali
A Bali vive una popolazione di religione indù, la cui cultura è fortemente superstiziosa. Ad esempio, si ritiene che i neonati non debbano mettere i piedi per terra fino al compimento di un anno, per evitare di essere impossessati dai demoni. Per questo, i bambini piccoli vengono sempre tenuti in braccio, spesso passati da un parente all'altro. Un'altra superstizione riguarda i denti: i balinesi hanno denti molto appuntiti poichè è diffusa la credenza che i peccati capitali entrino nel corpo umano passando per questi ultimi, quindi gli abitanti ne limano le punte, per impedire loro l'ingresso.
5. Da provare: il caffé di zibetto
In Indonesia è diffuso l'allevamento dello zibetto da palma, grosso all'incirca come un gatto, che viene nutrito con bacche di caffè. Gli indonesiani utilizzano le feci dello zibetto per produrre il Kopi Luwak, un caffè pregiatissimo, il più costoso al mondo, per via del suo sapore unico. Conosciuto anche come caffè dello zibetto, è particolarmente delizioso perchè, quando l'animale ingerisce le bacche di caffè, gli enzimi della digestione eliminano le proteine che conferiscono il sapore amaro alle feci.
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