Durante un soggiorno a Città del Capo è impossibile annoiarsi: non solo perché è il punto di partenza per tutte le principali attrazioni del Sudafrica, ma anche perché è essa stessa una metropoli cosmopolita, eterogenea, multietnica e ricca di luoghi interessanti da vedere.
Se ti stai preparando ad un viaggio, ecco una semplice guida sulle migliori cose da fare e da vedere.
Il Capo di Buona Speranza
Un viaggio a Città del Capo non potrebbe dirsi davvero completo senza un'escursione di mezza giornata al Cape Peninsula, alla volta del Capo di Buona Speranza, il punto più a sud-ovest del continente africano. Il famoso Capo di Buona Speranza, doppiato dalle navi dei navigatori europei, si presenta al visitatore con la sua costa frastagliata ed è parte di una riserva naturale. A Cape Point c'è un faro, visitabile e raggiungibile percorrendo una scalinata ripida o in funivia, e nella zona si possono avvistare diversi animali selvatici, tra cui struzzi e zebre. Per gli amanti del trekking, ci sono anche diversi percorsi escursionistici su sterrato che regalano panorami mozzafiato dell'oceano.
Il percorso per raggiungere il Capo di Buona Speranza è comodamente indicato da segnaletica.
Kirstenbosch National Botanical Garden
Sulle pendici della Table Mountain si stende il Kirstenbosch National Botanical Garden, un incantevole giardino botanico che ospita oltre 7mila specie vegetali, alcune delle quali, ad esempio la protea, esistono solamente qui. Il parco occupa un'estensione di ben 130 acri, disseminati non solo di piante, ma anche di opere d'arte. Per visitare il giardino botanico si possono seguire dei tour guidati gratuiti, oppure cimentarsi con il Boomslang, un percorso sospeso tra gli alberi che regala viste indimenticabili.
E per pranzare? I ristoranti ci sono, ma molti preferiscono godersi l'ambiente naturale con un picnic. Se si viaggia con i bambini, questo è sicuramente un luogo dove fare tappa.
Lion's Head
Lion's Head è la montagna di fianco alla ben più famosa Table Mountain e si caratterizza per una forma conica facilmente distinguibile nel panorama di Cape Town. Lion's Head è una montagna decisamente più facile da salire rispetto alla sua sorella. C'è un percorso che conduce in cima e che regala panorami unici sia durante il tragitto che una volta in cima.
Per esplorarla si può lasciare l'auto a Signal Hill e poi semplicemente seguire il sentiero. La salita è mediamente impegnativa, ma adatta anche ai bambini.
Table Mountain
Non si può passare da Cape Town senza passare per il suo simbolo più iconico, la Table Mountain. Questo altopiano dalla caratteristica forma domina il profilo della città: oltre che ammirarlo e fotografarlo, vi si può anche salire in cima, a piedi o in funivia. Esistono percorsi escursionistici impegnativi, ma anche semplici per i meno esperti.
E una volta in cima, che cosa si vede? Beh, Lion's Head innanzitutto. Ma anche le spiagge, la città e in lontananza Robben Island. Durante la salita invece, si possono notare i fynbos, specie di vegetazione tipica del luogo.
Camps Bay Beach
Camps Bay è la spiaggia più vivace e animata di Cape Town, quella delle feste per intendersi. Fiancheggiata da ristoranti, bar, hotel e discoteche, Camps Bay risulta a volte un po' affollata specialmente tra dicembre e gennaio, ma merita sicuramente una visita, anche solo per il panorama, dominato dal profilo dei Twelve Apostles.
La spiaggia si raggiunge facilmente ed è dotata di parcheggio, mentre la sabbia è fine, quindi adatta anche ai più piccoli.
Robben Island Museum
L'isola di Robben, o Robben Island, si colloca al largo della costa di Cape Town ed era un tempo una colonia penale, utilizzata da olandesi e inglesi per confinare i prigionieri. Qui fu imprigionato, in tempi più recenti, anche Nelson Mandela, che trascorse 18 anni qui. La si raggiunge in traghetto dal V&A Waterfront e, una volta sbarcati, si effettua un tour in pullman dell'isola.
La principale attrazione di Robben Island resta comunque la sua prigione, dove si può vedere anche la cella di Mandela, un'esperienza davvero toccante.
V&A Food Market
Il mercato del V&A Waterfront vi catturerà con i suoi profumi e i suoi colori. Specializzato nella vendita di cibo, il mercato del V&A è aperto sette giorni su sette e vi si trova davvero ogni tipo di pietanza e bevanda (anche il delizioso gin di fynbos). E si può visitare anche se piove, essendo coperto.
Qui è interessante anche osservare la gente del posto, in quanto il mercato è molto frequentato dagli abitanti locali.
Zeitz Museum of Contemporary Art Africa
Lo Zeitz MOCAA (Museum of Contemporary Art Africa) è attulamente il più importante museo di arte contemporanea africana e raccoglie opere di artisti del continente che vivono non solo in Africa ma in tutto il mondo. L'edificio in sè è interessante, in quanto si tratta di un vecchio silo del grano ristrutturato e adattato alla sua nuova funzione dall'archistar britannica, Thomas Heatherwick. Il museo oggi si staglia, luminoso e all'avanguardia, sul profilo del vivace V&A Waterfront.
Il museo ospita una parte della collezione permanente del filantropo tedesco Jochen Zeitz (da qui il nome), oltre ad altre opere di artisti africani da tutto il continente e dal mondo.
All'interno il museo è composto da un grande e sontuoso atrio, da cui si dipartono poi gallerie e diversi piani, collegati da scale a spirale. Ascensori di vetro costruiti nei cilindri del silo collegano in maniera molto scenografica i diversi livelli, regalando anche ottime opportunità per scattare foto.
Iziko South African Museum
L'Iziko South African Museum è il museo nazionale del Sudafrica e in quanto tale ospita moltissimi manufatti tradizionali africani, ma anche fossili, abiti tipici, gioielli e oggetti casalinghi risalenti anche a 700 milioni di anni fa. Il museo ospita anche mostre temporanee di grande interesse e non è mai molto affollato.
Museo di Bo Kaap
Bo Kaap, o Cape Malay, è il quartiere multietnico, colorato, variopinto e interessantissimo di Cape Town, che merita una visita per assaggiare la sua cucina esotica e per scattare fotografie vivaci. Ma oltre a questo, fermatevi a visitare il museo del Bo Kaap, che racconta la storia dei musulmani di Cape Malay che si insediarono in questo quartiere, rendendolo unico con la loro cultura. Le comunità di Cape Malay provenivano perlopiù dall'Indonesia e il museo, un edificio che ricorda volutamente la dimora tipica di una famiglia del quartiere del diciannovesimo secolo, si visita in fretta grazie alle dimensioni ridotte ed è spesso poco affollato.
Nelle vicinanze si trova Chiappini Street, una delle più fotografate di Cape Malay.
